Sarah Scazzi, “l’ultima cena”: mangiò solo un cordon bleu? Nessun cibo in corpo

Pubblicato il 1 Dicembre 2010 - 22:08 OLTRE 6 MESI FA

L’assenza di tracce di cibo nello stomaco di Sarah Scazzi è perfettamente compatibile con la circostanza che la ragazzina di Avetrana, poco prima di essere uccisa il 26 agosto scorso, mangiò solo un cordon bleu, digeribile al massimo in un’ora.

E’ la conclusione alla quale, secondo indiscrezioni, sarebbe giunto il perito incaricato dalla Procura di Taranto, il professor Luigi Strada, che ha anche eseguito l’autopsia.

La conclusione alla quale sarebbe giunto il medico legale non escluderebbe quanto al momento accertato dagli inquirenti sull’arco di tempo nel quale Sarah sarebbe stata uccisa, tra le 14,25 e le 14.40 circa del 26 agosto. A quell’ora la vittima avrebbe cioè già digerito il pasto frugale consumato prima di uscire da casa per raggiungere l’abitazione della cugina Sabrina Misseri, con la quale doveva recarsi al mare.

Il 26 novembre scorso Strada, parlando con i giornalisti prima di incontrare in Procura a Taranto uno dei magistrati titolari dell’inchiesta, Mariano Buccoliero, aveva riferito che il fatto che non fossero stati trovati residui evidenti di cibo nello stomaco di Sarah avrebbe potuto significare tre cose: che la ragazzina avesse mangiato poco e non a ridosso dell’omicidio, che avesse vomitato magari per stati d’ansia dopo un litigio e si fossero cancellate le tracce oppure che avesse digerito lasciando residui granulosi e un liquido torbido. Il medico legale avrebbe dunque sciolto i dubbi su questo supplemento di quesito postogli dalla Procura sul contenuto gastrico, optando per la prima conclusione.

Sull’ultimo pasto di Sarah, Michele Misseri aveva fornito una versione un po’ confusa. In un primo momento aveva affermato che, il giorno in cui era stata uccisa, la quindicenne aveva mangiato con la moglie Cosima e la figlia Sabrina. In un secondo momento aveva corretto il proprio racconto, dicendo di aver trovato la nipote a tavola ma di non essere certo che avesse mangiato.