Grillo: “Con Formigli, Lerner e Fazio noi non parliamo”

Pubblicato il 6 Novembre 2012 - 20:26 OLTRE 6 MESI FA

 

ROMA – “Lerner, Fazio, Formigli, per citare solo alcuni della truppa cammellata che imperversa nel piccolo schermo, sono le nuove fate smemorine il cui compito è trasformare delle zucche vuote in statisti e attaccare con qualunque mezzo e ferocia chi mette in discussione il Sistema (del quale sono i pretoriani) e proteggere il loro portafoglio”. Dunque dopo il divieto tassativo agli attivisti del Movimento 5 Stelle di presentarsi in tv nei talk show, arriva ora l’invettiva di Beppe Grillo contro i giornalisti tv, colpevoli, secondo quanto scrive il comico sulla sua bacheca Facebook, “di esser pagati per trasformare in statisti zucche vuote”.

“Chiunque sa che i giornalisti televisivi sono lì per grazia ricevuta (e stipendio ricevuto) dai loro editori. E che i loro editori sono i partiti insieme alle lobby che li sostengono. Queste macchiette – incalza Grillo – fanno comizi politici (ma il termine antipolitici è più appropriato in quanto fanno gli interessi di gruppi politici o economici) tutti i giorni, dal mattino presto a notte fonda spacciandoli per in…formazione. Uomini di alta e autoproclamata cultura che, dall’alto dei loro valori morali, etici, sociali e soprattutto di appartenenza, sono pagati profumatamente per il servizietto pubblico al Bersani, al Renzi, al Casini di turno“.

Nel decalogo emerge che niente talk show, niente euro, niente primarie, niente alleanze… Chi non obbedisce rischia politicamente grosso, e il caso di Federica Salsi, “scomunicata” da Grillo stesso perchè “colpevole” di aver partecipato alla trasmissione “Ballarò”, ne è un esempio lampante.