Roma-Cska scontri, parla uno steward: troppi rischi per 37 euro a partita FOTO-VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Settembre 2014 - 17:52 OLTRE 6 MESI FA
Roma-Cska scontri, parla uno steward: troppi rischi per 37 euro a partita FOTO

Gli scontri ripresi dalla Curva Nord occupata dai romanisti (Youtube)

ROMA, 18 SET – Roma-Cska Mosca 5-1: al termine degli scontri, fra romanisti, russi e polizia a vedersela peggio sono stati gli steward. Fra le pettorine gialle si contano 13 feriti, mentre i poliziotti feriti sono quattro. Questo dice il rapporto della Questura, che ricostruisce quanto è successo nel settore dei tifosi del Cska Mosca:

“Alcuni tifosi della squadra russa hanno iniziato dapprima un fitto lancio di fumogeni all’indirizzo dei tifosi romanisti, cercando poi di entrare in contatto con loro: si è reso necessario pertanto arginare l’azione dei tifosi della squadra moscovita con l’intervento degli steward, addetti alla sicurezza all’interno dello stadio”.

“In loro sostegno sono subito intervenute le forze dell’ordine, consentendo così di riportare la calma sugli spalti -sottolinea la Questura- Nella circostanza sono rimasti feriti tredici steward e quattro agenti della Polizia di Stato di cui uno ricoverato con prognosi di giorni trenta per la frattura della mandibola“. Cinque tifosi russi, individuati dagli agenti attraverso le telecamere a circuito chiuso dello stadio sono stati bloccati al termine dell’incontro ed arrestati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Sono in corso ulteriori indagini per cercare di individuare altri responsabili dei disordini.

Domenico Palesse dell’Agenzia Ansa ha intervistato uno steward, testimone degli scontri di ieri sera, prima e durante la partita che ha segnato il ritorno (vittorioso) della Roma in Champions League:

Da nove anni fa lo steward e si occupa della sicurezza allo stadio. Trentasette euro a partita, per rischiare e magari prendere le botte come ieri. L’Olimpico è ormai una seconda casa per lui e di scontri e tafferugli ne ha visti tanti. Per ultimo quello di ieri sera quando un gruppo di tifosi del Cska Mosca, non riuscendo a raggiungere il settore dei giallorossi, ha aggredito proprio gli steward picchiandoli.

 

Nelle parole dello steward si nota una critica alle forze dell’ordine:

La polizia è arrivata dopo cinque minuti, eppure la celere era lì, sono intervenuti quando cinque di noi erano già a terra”, racconta F.T neanche trenta anni. “Come me anche tanti altri colleghi sono amareggiati – dice – guadagniamo appena 37 euro a partita e ogni volta siamo esposti a rischi troppo elevati. C’è bisogno di una maggiore sicurezza all’interno dello stadio”.

“Era un agguato studiato a tavolino”, racconta lo steward che porta ancora i segni sul volto dei tafferugli di ieri sera – E’ solo un graffio – racconta – ma per molti dei miei colleghi le cose sono andate diversamente. La polizia è intervenuta almeno cinque minuti dopo l’inizio dei tafferugli”.

Di quei momenti ricorda ogni minimo particolare. “I tifosi russi erano tranquilli nel loro settore, quando, dopo l’ennesimo goal della Roma, abbiamo notato uno strano comportamento – dice – le ragazze si allontanavano e restavano solo alcuni ultrà a complottare fra di loro. Improvvisamente si sono alzati le magliette sul volto, hanno indossato gli occhiali scuri e si sono lanciati contro di noi, che stavamo formando due cordoni di protezione tra il settore ospiti e la curva nord, dove c’erano i romanisti”.

Pettorina gialla e casco di protezione sulla testa, gli steward hanno provato a fermare l’avanzata dei tifosi moscoviti, finendo però per essere picchiati e malmenati. “Abbiamo provato in tutti i modi a frapporci a loro, ma non siamo addestrati per le sommosse, alcuni sono andati in panico, altri sono rimasti feriti a terra – sottolinea – solo dopo cinque minuti almeno è arrivata la polizia che ha disperso i tifosi senza neanche caricarli”.

“Probabilmente le due tifoserie erano troppo vicine, una maggiore distanza avrebbe evitato il lancio di fumogeni e il tentativo di aggressione. Ai tifosi ospiti, infatti, era stato destinato uno spicchio dei distinti, proprio accanto alla curva nord, occupata invece dai romanisti – racconta – L’altro settore dei distinti, quello vicino alla Tevere, era però completamente vuoto. In casi analoghi si procede a spostare la tifoseria di casa negli spazi vuoti più lontani dal settore ospite, in modo da evitare ogni tentativo di contatto. Ancora non mi spiego perché ieri sera questo non sia avvenuto”.

“Purtroppo – conclude con un pizzico di amarezza – in tanti anni ho assistito a scontri e tafferugli di ogni tipo: ero all’Olimpico alla finale di coppa Italia, quando spararono a Ciro Esposito fuori dallo stadio, ed ero qui quando morì Gabriele Sandri. È ora di dire basta”.

UN VIDEO DEGLI SCONTRI RIPRESO DALLA CURVA NORD OCCUPATA DAI ROMANISTI