di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Maggio 2013 - 05:59 OLTRE 6 MESI FA
“Abbiamo diritto di odiare chi ci pare e abbiamo anche qualche buona ragione per odiare questo sistema. La contestazione va accettata perché se si proibisce lo sfogo verbale, per una ragione di compressione, si favorisce la violenza. Se si picchia qualcuno si commette reato, se si urla un insulto a mio avviso non è reato. Vale anche per lo stadio che è un luogo in cui si canalizza la violenza per mantenerla a un livello accettabile”.
Massimo Fini intervistato da “24 mattino” su Radio 24, 14 maggio 2013.
Dice il generale Roberto Vannacci parlando con una ragazza italo-senegalese: “Le sue caratteristiche somatiche non rappresentano la maggior parte della popolazione italiana”. E solo qualche tempo fa, parlando di Paola Egonu (“Anche se italiana, i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”) il generale disse anche che “l’italiano da ottomila anni è identificato con la pelle […]
“Abbiamo diritto di odiare chi ci pare e abbiamo anche qualche buona ragione per odiare questo sistema. La contestazione va accettata perché se si proibisce lo sfogo verbale, per una ragione di compressione, si favorisce la violenza. Se si picchia qualcuno si commette reato, se si urla un insulto a mio avviso non è reato. Vale anche per lo stadio che è un luogo in cui si canalizza la violenza per mantenerla a un livello accettabile”.
