Le anticipazioni in 10 punti dell’auto-biografia del Papa: martedì esce “Life. La mia storia nella storia”

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 17 Marzo 2024 - 12:55
Le anticipazioni in 10 punti dell’auto-biografia del Papa: martedì esce “Life. La mia storia nella storia”, distribuito in Europa e nelle Americhe.

Papa Francesco

Le anticipazioni in 10 punti dell’auto-biografia del Papa. Martedì 19 marzo esce “Life. La mia storia nella Storia”. È l’autobiografia di Papa Francesco ;un libro atteso, perché talune ghiotte anticipazioni hanno alimentato la curiosità. Il volume  sarà disponibile nelle librerie d’Europa e nelle Americhe con HarperCollins.

Scritto con il vaticanista di Mediaset, il milanese Fabio Marchese Ragona, Papa Bergoglio si racconta davanti al grande pubblico all’inizio del suo 11esimo anno di pontificato. È una sorta di bilancio esistenziale: dalla infanzia in Argentina con l’amata nonna alla “piccola sbandata” sentimentale durante gli anni del Seminario, alle trame vaticane di chi pensava al Conclave “quando ero ricoverato”,  fino al dolore provato per il predecessore Ratzinger “strumentalizzato” a fini ideologici e politici “da gente senza scrupoli “. Nel libro si leggono anche aneddoti in parte noti e riflessioni inedite. Ecco i dieci  punti salienti.

1. LE BOMBE ATOMICHE –  Il loro uso per fini di guerra “è un crimine contro l’uomo, contro la sua dignità, contro ogni possibilità di futuro. È qualcosa di immorale!”.

2. I POVERI – Bergoglio li definisce “bandiera del Vangelo”. Parlare di loro non è comunismo ma “ è Cristianesimo allo stato puro”.

3. LA PICCOLA SBANDATA – Papa Francesco dice che “ durante il seminario ebbi anche una piccola sbandata: è  normale, altrimenti non saremmo esseri umani.” E ricorda “ la mia amica Esther”, una ragazza molto dolce che lavorava nel mondo del cinema”.

4. L’ABORTO – Bergoglio scrive:” È un omicidio. Dobbiamo sempre difendere la vita umana, dal concepimento alla morte. Non mi stancherò mai di dire che l’aborto è un atto criminale. Non ci sono altre parole”.

5. LA TELEVISIONE – “Era il 15 luglio 1990. Mentre i confratelli stavano guardando la televisione, vennero trasmesse delle scene poco delicate, per usare un eufemismo. Niente di osé, ma una volta tornato in stanza dissi, tra me e me, non guarderò più la tv”.

6. L’ESILIO – Nel libro Francesco racconta di quando venne mandato a Cordoba in esilio per punizione. Per l’occasione Bergoglio ha riflettuto “ sugli errori commessi per via del mio atteggiamento autoritario, tanto da essere accusato di essere ultraconservatore “.

7. IL CONCLAVE – Alla prima votazione Bergoglio fu quasi eletto. Poi alla terza votazione, al 77esimo voto ha raggiunto i 2/3 delle preferenze “ e tutti fecero un lungo applauso “. Nella circostanza il cardinale brasiliano Hummes lo ha avvicinato, baciato e gli ha detto di non dimenticare i poveri.

8. LA PANDEMIA – Il Santo Padre ricorda i giorni del Covid e i vaccini. “Grazie a Dio non fui mai contagiato”.

9. GLI ATTACCHI – Il Papa confessa di essere rimasto ferito da chi ha scritto che “ Francesco sta distruggendo il papato “. Cosa posso dire? “Che la mia vocazione è quella sacerdotale: prima di tutto sono un prete, sono un pastore. E i pastori devono stare in mezzo alle persone”.

10. LE DIMISSIONI – Papa Francesco esclude una rinuncia al suo ministero Petrino. Solo se subentrasse un grave impedimento fisico si metterebbe da parte. “Ma non mi farei chiamare Papa Emerito, ma semplicemente vescovo emerito di Roma; comunque non c’è questo rischio: grazie al Signore, godo di buona salute e, a Dio piacendo, ci sono molti progetti ancora da realizzare”.