Esce “La lobby di Dio”, inchiesta sul potere di Comunione e Liberazione

Pubblicato il 3 Dicembre 2010 - 18:43 OLTRE 6 MESI FA

Come funzionano Comunione e Liberazione e il suo braccio finanziario, la Compagnia delle Opere, chi sono i Memores Domini, le inchieste giudiziarie e i ripensamenti di alcuni membri che hanno lasciato dopo anni l’organizzazione fondata tra la fine degli anni ’50 e i ’60 da don Luigi Giussani al liceo Berchet di Milano?

Ferruccio Pinotti, giornalista e scrittore, ha raccontato in presa diretta, grazie a testimonianze e documenti, il potere acquisito negli anni dal movimento religioso che più di altri determina l’agenda politica. In Lombardia con il suo esponente di spicco, Roberto Formigoni, guida la Regione da oltre 15 anni, e controlla saldamente la sanità e la scuola. Grazie alla Compagnia delle Opere uomini di Cl siedono nei consigli di amministrazione delle fondazioni bancarie e delle società pubbliche e nel mondo delle aziende medio piccole: una rete di più di 34.000 imprese, un fatturato complessivo di almeno 70 miliardi di euro.

Comunione e Liberazione in politica ha scelto di schierarsi con il centrodestra ma spesso si pone in modo trasversale rispetto agli schieramenti. Se Silvio Berlusconi nel 2005 disse che don Giussani gli ripeteva che lo considerava l’uomo della provvidenza, Pierluigi Bersani al MeetinG di Rimini del 2003 affermò che: ”Solo l’ideale lanciato da Cl negli anni Settanta è rimasto vivo”. D’altra parte la Compagnia delle Opere in Emilia ha stretto rapporti molto forti con il mondo delle cooperative. Il libro di Pinotti descrive così i fondamentali legami tra la politica e gli affari, i rapporti del movimento con Berlusconi fin dagli anni Settanta (nel 1978 nasce Il Sabato, il settimanale di Cl finanziato dall’attuale premier) e i legami con la sinistra ma anche con la Lega Nord.

Dall’università alla scuola, alla sanità, alla finanza, all’edilizia, ai servizi sociali e all’assistenza, quello legato a Cl è un business che vale miliardi di euro e seduce tutti, imprenditori, politici e uomini d’affari. Non senza conseguenze giudiziarie, come dimostrano le inchieste Oil for Food, Why Not, La Cascina, oltre a quella della Procura di Padova sui fondi Ue o i procedimenti che hanno toccato la sanità lombarda. ”In Cl trovi la ragazza, ti sposi, trovi lavoro, fai figli, li educhi, li sistemi, sempre con ciellini e tra ciellini. E’ un vuoto che ti dà l’illusione della pienezza” ha spiegato Luigi Cortesi, psicoterapeuta, cattolico, che ha frequentato e conosciuto vari membri del movimento.

Come nell’Opus Dei ci sono i ‘numerari’, in Comunione e Liberazione ci sono i ‘Memores domini’, ovvero coloro che hanno scelto di vivere in case in comune e di praticare la castità. Tra loro c’è anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Cosa sono esattamente i memores lo ha spiegato don Giussani: ”I Memores sono un’elite che si oppone alla decadenza presente nella Chiesa”. Il senso della loro missione è preciso: “Occorre che Cristo venga testimoniato dentro la realtà mondana, nella sua dinamica quotidiana, nel lavoro. Perche il lavoro e il fenomeno espressivo dell’attaccamento alla vita da parte dell’uomo, l’attività che concretizza l’immagine della sua realizzazione. E dentro la condizione del lavoro così concepito, con il suo significato totalizzante, che la testimonianza a Cristo deve essere resa. E questo è esattamente lo scopo dei Memores Domini: quelli che vivono la memoria del Signore nel lavoro”.