Fnsi: “Sostegno a sciopero giornalisti Gruppo Caltagirone”

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Marzo 2016 - 19:07 OLTRE 6 MESI FA
Fnsi: "Sostegno a sciopero giornalisti Gruppo Caltagirone"

Fnsi: “Sostegno a sciopero giornalisti Gruppo Caltagirone” (da sinistra, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti)

ROMA – Il presidente e il segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, esprimono il loro sostegno ai giornalisti del Gruppo Caltagirone, in sciopero, giovedì 31 marzo, al fianco dei colleghi poligrafici impegnati in una dura vertenza contro l’azienda che, si legge nella nota dei giornalisti, “in maniera unilaterale ha trasferito a società terze pezzi della filiera produttiva editoriale, procedendo a cambiare il contratto di lavoro di riferimento”.

Lorusso e Giulietti esprimono

“pieno sostegno e convinta solidarietà ai giornalisti di Messaggero di Roma, Mattino di Napoli e Gazzettino di Venezia, che hanno deciso di scioperare domani, 31 marzo, contro il gruppo Caltagirone”.

In una nota il presidente e il segretario generale del sindacato dei giornalisti italiani scrivono:

“La decisione dell’editore di trasferire ad altre società pezzi della filiera produttiva editoriale, smantellando qualifiche, mansioni e contratto nazionale di lavoro dei poligrafici non può passare sotto silenzio. Con lo sciopero di domani i giornalisti dei tre quotidiani del gruppo Caltagirone non intendono soltanto schierarsi al fianco dei poligrafici, ma vogliono anche richiamare l’attenzione di tutti sulla necessità di salvaguardare e difendere l’informazione di qualità. Un’esigenza che non può passare attraverso la cancellazione di diritti fondamentali e tutele collettive in nome di non meglio precisate politiche aziendali volte al contenimento dei costi. Il settore editoriale è ancora duramente provato da una crisi di natura strutturale. Pensare di poterne uscire da soli significa soltanto imboccare scorciatoie che porteranno inevitabilmente in un vicolo cieco. Le innegabili criticità di questa fase di profondi cambiamenti devono invece essere affrontate con una visione complessiva di sistema, che sappia coniugare efficienza e investimenti, senza la pretesa di mortificare il confronto con le parti sociali”.