“L’inchiesta dai piedi d’argilla”: Carlo Federico Grosso sulla Stampa

Pubblicato il 18 Dicembre 2009 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA

Le scarpe, il Dna della vittima sui pedali della bicicletta dell’imputato, l’impronta sul portasapone, l’alibi del computer, il movente, l’arma del delitto. Carlo Federico Grosso elenca sulla Stampa tutti i punti centrali dell’indagine che hanno portato all’incriminazione di Alberto Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi. Il giurista, spiega, argomento per argomento, tutte le lacune dell’impianto accusatorio, fino a una prevedibile sentenza di assoluzione:

Di fronte alle risultanze del supplemento d’istruttoria disposto dal giudice nel corso del processo, l’assoluzione di Albero Stasi era nell’aria. Le contraddizioni emerse nei confronti dell’impalcatura accusatoria erano risultate, infatti, talmente vistose, da rendere, ragionevolmente, improponibile l’idea di una loro tenuta.