Microsoft e i 2 miliardi $ a Dell: in palio tablet anti-Apple e cloud business

Pubblicato il 7 Febbraio 2013 - 12:13| Aggiornato il 7 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Perché Microsoft investe ben 2 miliardi di dollari per consentire al fondatore di Bell (terzo produttore mondiale di personal computer) di riacquistare la sua azienda? Non tragga in inganno che sia il private equity Silver Lake (gestì anche l’acquisizione di Skype) a gestire l’affare: Microsoft non ha intenzione di rilevare Dell, la mossa ha un valore strategico di medio lungo termine per favorire uno dei suoi maggiori clienti a sviluppare alternative commerciali sfidanti nel mercato dei tablet (che sta affossando quello dei pc) e diventare provider nel nuovo business del “cloud” (la famosa nuvola dove processare, immagazzinare e conservare al posto del singolo utente o del singolo operatore informazioni e dati, attraverso una potenza di calcolo “appaltabile”). Il Wall Street Journal del 7 febbaio dedica alla faccenda un lungo articolo (“Microsoft: taking side in the Pc-war” – Microsoft: prendere posizione nella guerra dei Pc).

Il Ceo di Bell, Michael Dell, ha deciso di riacquistare l’azienda: non poteva farlo alle condizioni di mercato (che non crede ai suoi obiettivi), quindi l’unica soluzione era trovare il capitale necessario per l’acquisizione diretta. Un pool di banche e Microsoft si sono incaricate si prestargli l’aiuto necessario. Si tratta, in termini tecnici, di una privatizzazione, giacché, come è noto, un’azienda quotata in Borsa in America è una società pubblica. Il “buy-out” (l’acquisizione) dell’azienda texana costa in questo caso 24 miliardi di dollari: 7 li mette lo stesso Dell, 2 Microsoft, il resto le banche.  Microsoft, la cui quota in fondo corrisponde a un mese di ricavi, ha fatto una scommessa industriale, un po’ come scommettere su obbligazioni ad alto rendimento (e corrispettivo alto rischio).

Ma i concorrenti di Dell, come H&P, Lenovo o Acer, come dovrebbero prendere la cosa? Inaspettatamente non malissimo, a parte qualche riserva di H&P. La convenienza sta nel fatto che magari domani potrebbero negoziare al ribasso le forniture Microsoft sulle licenze. Soprattutto, vedono con favore la strategia a lungo termine di Microsoft che si propone come regolatore e salvatore, in ultima istanza, dell’eco-sistema dei personal computer, la cui sopravvivenza è minacciata dallo strapotere di tablet e smartphone, nel quale Microsoft è entrata con il sistema operativo Windows phone 8. Per Dell, cambiare strada e perseguire ambizioni piani di riconversione del business, sarebbe stato impossibile senza la stampella finanziaria e la rete di protezione assicurata da Microsoft. In ballo, all’orizzonte, c’è la sfida per costruire tablet esteticamente attraenti e a basso costo.