Alfa Romeo: ha scaricato Giovinazzi, l’ultimo pilota italiano. E ha scelto un cinese che porta milioni e tifosi

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 21 Novembre 2021 - 16:41 OLTRE 6 MESI FA
Alfa Romeo: ha scaricato Giovinazzi, l’ultimo pilota italiano. E ha scelto un cinese che porta milioni e tifosi

Alfa Romeo: ha scaricato Giovinazzi, l’ultimo pilota italiano. E ha scelto un cinese che porta milioni e tifosi

Alfa Romeo ha scaricato l’ultimo pilota italiano della Formula Uno: il pugliese Antonio Giovinazzi. Ha scelto un cinese “perché porta sponsor “.
 
Licenziato in nome dei quattrini, non per demerito. Il Circus è sempre più spietato. Sempre più business e meno sport. Insomma vince il denaro.  
 
E così sbarca dalla Cina Zhou Guanyu, 22 anni e l’Italia resta senza piloti. Un bisnipote di Mao, con 26 milioni di dote.

E un miliardo di tifosi alle spalle, entra dunque con Alfa Romeo nella storia del Mondiale  come primo cinese dei Gran Premi.

Si è formato alla Academy della Ferrari. È  l’ennesimo colpo della globalizzazione: affari e interessi valgono più del merito. 
 
Tutto è cominciato con Sergio Marchionne (1952-2018), gran capo Fiat Chrysler e Fca Us, un visionario coi piedi per terra. Un italiano concreto, naturalizzato canadese.
 
Quando la malattia ancora non l’aveva aggredito, ha deciso di  tentare il rilancio dell’Alfa Romeo ed ha portato il glorioso marchio del Biscione sulle macchine di una scuderia svizzera. La Sauber (che già usava i motori Ferrari). Con una condizione fondamentale e sentimentale. Cioè che al volante ci fosse un italiano, un compatriota. Giovinazzi, appunto.
 
Morto Marchionne che han fatto gli svizzeri? Hanno venduto il team Sauber ad una multinazionale svedese. Poi l’accordo Fiat -Peugeot, una mega fusione, ha prodotto quel che non ti aspetti. Da Parigi dicono agli svizzeri diventati svedesi. Vi lasciamo il nome Alfa Romeo ma vi diamo meno soldi e rinunciamo al diritto di designare un pilota del team.
 
E così Giovinazzi è stato licenziato dopo tre buone stagioni in F1. “Gio” si è già accasato. Andrà alla Dragon Penske, in Formula E. Ha scelto l’elettrico in attesa di definire la sua posizione come collaboratore e terzo pilota di Maranello.
 
Lui comunque esce da questo storia da signore, con eleganza. Gentiluomo fino in fondo. Ha scritto sul suo sito: “Penso che non ci sia niente di più bello che saper dire grazie”. Parole gentili e rare. Soprattutto dopo un licenziamento.