Formula 1, a Baku, Verstappen contro un muro a 320 km/h. Illeso. Hamilton mette il muso davanti a Perez e esce

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 6 Giugno 2021 - 19:14 OLTRE 6 MESI FA
Formula 1, a Baku, Verstappen contro un muro a 320 km/h. Illeso. Hamilton mette il muso davanti a Perez e esce

Formula 1, a Baku, Verstappen contro un muro a 320 km/h. Illeso. Hamilton mette il muso davanti a Perez e esce

Formula 1, campionato mondiale. Il pilota messicano Sergio Perez Mendoza, detto Checco, alfiere della Red Bull , ha vinto sul circuito cittadino di Baku il GP Azerbaigian. Secondo Vettel , terzo Gasly su AlphaTauri . Quarto Leclerc ( Ferrari ), quinto Norris ( McLaren).

Siamo arrivati alla sesta prova (su 23). Al di là del podio inedito e inatteso, è stato un gran premio ricco di colpi di scena clamorosi. Un GP pazzesco.

Due gli elementi di rilievo. I mattatori della  Formula 1 sono incappati in errori clamorosi.

Verstappen ha sbattuto contro un muro a 320 km/h. Illeso. Bandiera rossa. Gara interrotta a due giri dal termine. Il pilota olandese è  fuori, sa di aver compromesso il  Mondiale. Così almeno crede.

Ma non ha fatto i conti giusti, prende addirittura  calci la macchina. È furibondo. Dopo una lunga pausa si riprende con una ripartenza da fermo. Hamilton che era secondo prima della neutralizzazione non rinuncia  alla clamorosa opportunità di vincere. Ed invece di fare due giri conservativi va all’attacco.

Allo start mette il muso davanti a Perez, sbaglia frenata e finisce ingloriosamente nella via di fuga di curva. Finisce quindicesimo  e Verstappen conserva il primo posto nella classifica generale.

Secondo elemento di giornata: gara interrotta a due giri dal traguardo. Non era mai successo.Farà discutere.

A margine della gara fanno notizia, e scatenano polemiche, i reclami  ( annunciati ) sulle cosiddette “ali flessibili “ della Red Bull. La Mercedes non le gradisce, ha dei sospetti, minaccia carte bollate. Siamo alla guerra psicologica, ai duelli verbali. Graffiano i vertici delle scuderie ( Horner e Wolff) , si stuzzicano i piloti ( Verstappen e Hamilton ).

Le zone grigie del regolamento della Formula 1 non aiutano di certo

Chi è in difficoltà, strilla di più. È sempre stata così. Chi sta peggio chiama in soccorso gli avvocati, la fantasia, la furbizia. Ogni anno ne abbiamo una. Ricordate la querelle ( eufemismo ) sul diffusore a doppio stadio inventato da quel satanasso di Ross Brawn, l’ingegnere britannico con le valigie sempre pronte ( è stato con Ferrari, Mercedes, Honda )? È finito tutto a donne di facili costumi . Era tutto ok. Tanto rumore per nulla. Anche stavolta finirà così.

Intanto cambia ancora il calendario. Il GP di Singapore è stato cancellato per Covid. Comunque sarà recuperato. Magari raddoppiando la data negli USA. Singapore era in programma 3 ottobre dopo quello di Sochi ( 26 settembre). Negli Stati Uniti si corre alla fine di ottobre ( Austin, Texas, 24 ottobre ). C’è tempo.