Maretta in casa Ferrari dopo gli errori di Silverstone che hanno danneggiato Leclerc. Ma Binotto getta acqua sul fuoco

opo Monaco il box concede lo sciagurato bis non richiamando Leclerc a cambiare le gomme dopo l’ingresso della Safety Car e lasciandolo in pista - nei 13 giri finali - con gomme usate e soprattutto di due mescole più dure rispetto agli avversari.

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 4 Luglio 2022 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA
Maretta in casa Ferrari dopo gli errori di Silvestone che hanno danneggiato Leclerc. Ma Binotto getta acqua sul fuoco

Maretta in casa Ferrari dopo gli errori di Silverstone che hanno danneggiato Leclerc. Ma Binotto getta acqua sul fuoco FOTO ANSA

Maretta in casa Ferrari. Leclerc è furioso. Ha perso il Gran premio di Silverstone che aveva già in pugno per una decisione del box molto simile a quella (infelice) di Montecarlo. Sotto accusa nientemeno che il team principal  Mattia Binotto che cerca di spegnere l’incendio con secchiate di serenità. Dal banco degli imputati, forte comunque della vittoria storica di Sainz, dice senza gonfiare il petto come la sacca di una cornamusa: “Calma, ne parleremo. Era importante vincere. E per noi vincere a Silverstone con merito non era scontato. Certo, Leclerc ha perso una occasione, stava vincendo a pochi giri dalla fine. E di questo siamo molto soddisfatti. Ocon poteva fermarsi in un altro punto, accidenti, e Charles stava andando bene. Stava facendo una gran gara, bisogna vedere anche questo aspetto. Il suo quarto posto è strameritato. Si poteva forse fare di più, ma l’amarezza resta”.

La scelta sbagliata del muretto

E due. Dopo Monaco il box concede lo sciagurato bis non richiamando Leclerc a cambiare le gomme dopo l’ingresso della Safety Car e lasciandolo in pista – nei 13 giri finali – con gomme usate e soprattutto di due mescole più dure rispetto agli avversari scatenati “che hanno cominciato a mordergli le caviglie dalla ripartenza “(parola di Zapelloni). Alla fine Leclerc ha recuperato 6 punti su Verstappen invece dei 19 che gli avrebbe garantito la vittoria. Insomma, un altro autogol. Diciamolo: la Ferrari avrebbe dovuto richiamare Leclerc e non Sainz o al massimo pensare a un doppio pit stop. Con gomme più fresche e più morbide di vince sempre.

Leclerc, uomo squadra Ferrari

Eroe  sfortunato. “Ha fatto cose pazzesche con gomme andate” (Leo Turrini). Non ha condiviso le scena dei suoi ingegneri e, giustamente, non ha taciuto. Anzi. Dopo lo sfogo ha fatto una riflessione che dice tutto dell’uomo, del campione. Eccola: “Chi sono io per chiedere chiarimenti alla Ferrari? Non vorrei ci si focalizzasse sulla mia delusione dimenticando la vittoria di Sainz”. Chapeu. Vero uomo squadra. Resta la maretta che agita il Cavallino. Maretta fastidiosa. Da placare subito.

La classifica e il prossimo appuntamento

Verstappen 181; Perez 147; Leclerc 138; Sainz 127; Russell 111; Hamilton 93; Norris 58; Bottas 46; Ocon 39; Alonso 28. Si corre poi il 10 luglio il GP Austria sul circuito di Zeltwehen, 3.200 metri con 4 curve. Qui nel 1964 la Ferrari ha vinto con l’indimendicato pilota emiliano Lorenzo Bandini (1935-1967), tragicamente scomparso il 10 maggio ‘67 sul circuito di Montecarlo.