Chester Bennington: gli abusi subiti da bambino, i Linkin Park e il suicidio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Luglio 2017 - 09:55 OLTRE 6 MESI FA
Chester Bennington

Chester Bennington

LOS ANGELES – Chester Bennington, il cantante dei Linkin Park, si è tolto la vita impiccandosi nella sua casa di Los Angeles. Chester Bennington, grande amico di Chris Cornell, si è tolto la vita proprio nel giorno del compleanno del cantante dei Soundgarden. Chester Bennington aveva anche cantato la canzone “Hallelujah” al funerale di Chris Cornell. Nel 1996, insieme a Mike Shinoda (voce, tastiera e chitarra), Brad Delson (chitarra), Phoenix (basso), Rob Bourdon (batteria) e Joe Hahn (giradischi, campionatore), Chester Bennington fonda i Linkin Park. Il primo album, Hybrid Theory, ha venduto oltre 30 milioni di copie. Tra il 2013 e il 2015 era stato il cantante solista degli Stone Temple Pilots: sostituiva Scott Weiland, a sua volta alle prese con problemi di droga. Per un macabro, sconcertante destino, lo stesso Weiland è stato trovato morto nel suo tour bus il 3 dicembre 2015.

Nato nel 1976 a Phoenix, in Arizona, , Bennington era figlio di un poliziotto e di un’infermiera. Chester Bennington lascia la moglie Talinda Bentley e 6 figli nati da 3 relazioni differenti. Chester Bennington ha avuto un’infanzia molto difficile.  Dai 7 ai 13 anni fu molestato sessualmente da un adolescente. Non ne parlò quasi mai. In un’intervista del 2003 confessò: “Se ripenso a quando ero veramente giovane, a quando sono stato molestato, a quando stavano succedendo tutte queste cose orribili intorno a me, rabbrividisco”.

“Quando ero ragazzino – raccontò Chester – essere picchiato e anche violentato non era divertente. Non vorremmo mai che questo accadesse proprio a noi e io sinceramente non so di preciso quando è iniziato tutto. Ma circa quattro anni fa sono andato a trovare mia madre e ho visto una mia vecchia foto: ricordo chiaramente dove è stata scattata. Tutto ad un tratto, poiché c’erano i ragazzi, l’ho guardata e senza dire nulla ho pensato: ‘Wow, è così che apparivo agli altri’. E poi mi sono ricordato. Oh mio Dio. Mi sono ricordato di tutte le cose che mi succedevano e ancora oggi ripensandoci mi viene da piangere. Oh mio Dio. Stava fottutamente succedendo a me ed ero così piccolo, molto prima di quanto ricordassi. Mio Dio, non mi stupisco di essere diventato un tossicodipendente. Non mi stupisco per essere diventato completamente instabile per un po’ di tempo”.

Chester Bennington ha avuto sei figli con tre donne diverse. La prima compagna è stata Elka Brand. Con Elka Brand ebbe il primo figlio, Jaimie nel 1996. Poi si sposò con Samantha Marie Olit. Il secondo figlio, Draven Sebastian, nacque nel 2002. E poi Talinda Bentley, la modella di Playboy che sarebbe stata la sua ultima moglie. Con Elka Brand ebbe il primo figlio, Jaimie nel 1996.

Nel 2005 nacque Tyler Lee, primo figlio della coppia. Contestualmente, Bennington decise di adottare Isaiah, il figlio avuto dalla prima compagna Elka insieme a un altro uomo. Nel 2001 dal matrimonio con Talinda nacquero le gemelle Lilly e Lila che sarebbero andate a completare la loro già numerosa famiglia.

Chester Bennington ha sempre lottato con le dipendenze da alcol e droga. Nel 2014, Bennington confessò:

Vivevo di alcol. Poteva essere birra, Jack e Coca Cola o Jack Daniels con ghiaccio. Poi sono arrivato ad un punto in cui mia moglie mi ha detto dopo sette mesi che stavamo insieme: “Non penso che ci sia stato un giorno da quando ti conosco in cui tu non abbia bevuto”. E io bevendo un Jack and Coke: “Ma che stai dicendo? Non è vero”. Ecco come stava andando la mia vita. Stavo malissimo. Dai 13 ai 16 anni mi facevo di LSD e bevevo come un pazzo. Poi quando non riuscivamo a trovare l’acido, ci facevamo di speed. Ora, per la prima volta nella mia vita, non sono arrabbiato con me stesso per essere stato un alcolizzato. Prima lo facevo per fare un dispetto a me stesso, ci pensavo in continuazione. Il problema era che vedevo l’essere sobrio come una punizione.

(foto Ansa)