Niente più concerti al Sud per Eros: “Menefreghismo e scarsa sicurezza”

Pubblicato il 6 Marzo 2012 - 17:32 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Niente più concerti al Sud per Eros Ramazzotti che lamenta scarsa profezssionalità e poca sicurezza negli allestimenti degli show. Ancora sull’onda della tragedia consumatasi a Reggio Calabria, col crollo del palco di Laura Pausini che ha causato la morte di Matteo Armellini, tecnico dello staff del tour, durante le fasi preliminari di montaggio. Un incidente che ha seguito di pochi mesi quello accaduto a Trieste, costato la vita a Francesco Pinna, ventenne che stava lavorando nell’allestimento della struttura per un concerto di Jovanotti.

Due tragedie che hanno aperto la questione sicurezza sul lavoro anche nel mondo musicale. “Amo quei posti e il calore della gente” ha detto il cantante in un’intervista a Repubblica “ma gli spazi per la musica nel sud sono spesso assolutamente inadeguati e il rischio di incidenti aumenta”.

Eros conosceva il ragazzo che ha perso la vita a Reggio: “Matteo Armellini è stato con me in tutti i tour, abbiamo giocato un sacco di volte a pallone nel backstage. Era un bravissimo professionista”. La ragione secondo lui è che “in Italia la musica conta troppo poco. Sicuramente meno della squadra di calcio o di basket locale. All’estero è diverso: si va in impianti modernissimi, efficienti e sicuri perché là si è capito il giro d’affari che i grandi eventi musicali sono in grado di muovere per le città che li ospitano”.