“Michael Jackson aveva paura di essere ucciso come John Lennon”

Pubblicato il 5 Ottobre 2011 - 19:44 OLTRE 6 MESI FA

Michael Jackson (Foto LaPresse)

LOS ANGELES – Michael Jackson aveva paura che qualche fan lo uccidesse come era stato per John Lennon. A rivelarlo, nel libro “You are not alone Michael”, è il fratello Jermaine, convertito alla fede islamica e ribattezzato Muhammed Abdul Aziz.

Jermanie scrive: “Quando da Los Angeles vidi la conferenza stampa londinese del lancio di This is it (la serie di concerti che Michael non avrebbe mai iniziato), mi resi conto che qualcosa non andava”. Poi ripercorrendo la vita di Michael, Jermaine racconta: “Il suo incubo incominciò dopo l´assassinio di John Lennon. Iniziò a essere terrorizzato dalla folla di fan che si accalcavano intorno alla sua limousine, tremava ogni volta che vedeva uno di loro mettersi la mano in tasca. La paura diventò paranoia, e quella fu la ragione principale per la quale cercò solitudine altrove e si mise alla ricerca di un posto isolato, lontano dalla città”.

E proprio parlando della residenza di Neverland e della assidua presenza di tanti bambini Jermaine lo giustifica dicendo che “Michael voleva disperatamente diventare padre, ma purtroppo non aveva mai trovato la donna giusta”.