Prince condannato in Italia: “Plagio della canzone di…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Luglio 2016 - 15:56 OLTRE 6 MESI FA
Prince condannato in Italia: "Plagio della canzone di..."

Prince condannato in Italia: “Plagio della canzone di…”

ROMA – Il cantante Prince è stato riconosciuto colpevole di plagio per la canzone “The Most Beautiful Girl in the World“. Il cantante, morto lo scorso 21 aprile, era stato condannato dalla Cassazione nel maggio 2015 a risarcire Bruno Bergonzi e Michele Vicino, autori di “Takin’ me to paradise“, troppo simile proprio alla canzone della star di Minneapolis. Nonostante la sentenza sia arrivata ben prima la morte di Prince, le autorità non sono mai riuscite a consegnare il verdetto e ora nemmeno chi gestisce il suo patrimonio si sta occupando di questa sentenza in sospeso.

Il sito TgCom 24 scrive che la causa per plagio è andata avanti per ben 20 anni. Era il 1994 quando la canzone di Prince scalava le hit e nel 1995 i due autori italiani lo hanno portato in tribunale. Nel maggio 2015 la condanna a pubblicare la sentenza a sue spese su due quotidiani italiani e due riviste musicali, ma il cantante non ha mai adempiuto ai suoi obblighi:

“Dopo la morte neanche chi gestisce il suo patrimonio lo ha fatto. Bergonzi e Vicino citarono in giudizio il folletto di Minneapolis nel 1995. Durante la battaglia legale furono emesse tre sentenze: la prima, nel 2003, diede torto ai due autori italiani, che si rifecero però nel 2008. La terza e ultima sentenza è stata emessa nel maggio del 2015, quando Prince era ancora vivo. Il provvedimento definitivo ha vietato la distribuzione di “The most beautiful girl in the World” in Italia.

Bruno Bergonzi, parlando a Billboard, ha rivelato che la canzone in questione si intitolava “Takin’ me to paradise” ed era stata pubblicata dalla Warner Chappell Italy nel 1983: “L’artista che ha registrato è Raynard J, uno pseudonimo di Jay Rolandi, un cantante che ha suonato anche con i Firefly. La canzone non è stata una grande hit ma è stata inserita in tantissime compilation anche in giro per il mondo, e continua a riapparire nei remix dei dj”.

L’autore ha denunciato sulla rivista musicale quello che è successo dopo la sentenza: “Per quello che sappiamo, le autorità giudiziarie americane hanno provato più volte a consegnare il verdetto alla residenza di Prince a Paisley Park, ma non hanno mai trovato nessuno a casa”.

La SIAE ha da poco riconosciuto Bruno Bergonzi e Michele Vicino tra gli autori di “The most beautiful girl in the World” e per questo motivo i due hanno cominciato a ricevere le royalty generate dalla vendita della canzone e dai suoi passaggi. Ma i danni? Bergonzi rivela: “La Corte ha anche stabilito che dovremmo ricevere un compenso per ‘diritti morali’, anche se, secondo il sistema giuridico italiano, ciò non dovrebbe ammontare a una grande quantità di denaro”.