Covid, la normalità è vicina: anche il Festival di Sanremo ci dice che siamo quasi fuori dall’incubo

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 3 Febbraio 2022 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA
Covid, la normalità è vicina: anche il Festival di Sanremo ci dice che siamo quasi fuori dall'incubo

Covid, la normalità è vicina: anche il Festival di Sanremo ci dice che siamo quasi fuori dall’incubo (foto d’archivio Ansa)

Fuori dall’incubo Covid. La normalità è vicina. Lo dice persino il Festival di Sanremo – termometro del Belpaese – che ha vissuto  le sue serate come una festa di fine pandemia, quasi come un segnale di liberazione. Il record storico di share (54,7%) della prima serata con un boom di partecipazione dei giovani – mai così alto degli ultimi 17 anni –  certifica “ la voglia di ripresa”, come afferma il professor Giorgio Simonelli della Cattolica di Milano.

Insomma “c’è voglia di allegria e spensieratezza e Sanremo è stato visto come la celebrazione collettiva della ripartenza. Proprio come ha fatto Fiorello nello sketch sulle canzoni tristi trasformate in allegre”. Il resto lo ha fatto la visione della platea piena, simbolo della ripresa, in contrasto con l’immagine glaciale delle poltroncine vuote dello scorso anno.

Covid: su con la vita, il peggio è passato

Lo dice anche il professor Andrea Crisanti, esperto di Covid, solitamente cauto sulle previsioni. Sostiene che “la situazione è in miglioramento “ che “il picco è passato” e che “ci saranno sempre meno ricadute sul sistema sanitario”. Dunque si possono togliere le mascherine all’aperto e eliminare il distanziamento sociale. Sula stessa  linea virologi, epidemiologhi, statistici. In effetti contagi e ricoveri sono in calo. Di qui le nuove regole anti-Covid che entreranno in vigore lunedì 7 febbraio. Sempre meno restrizioni per chi è vaccinato o guarito.

Stop alla compressione della libertà

Passiamo a misure ordinarie. Ci siamo allontanati molto, in questi anni emergenziali, dalla Costituzione. Almeno con il primo decret (poi abrogato) del Presidente del Consiglio. È anche il parere di Sabino Cassese, magistrato di spessore e spina nel fianco delle burocrazie. Dunque è tempo di rientrare, di svoltare. Sono state finora adottate norme complicate o incomprensibili. Occorre disboscare quel “labirinto legislativo che c’è a monte”. D’accordo, ma chi ha il coraggio di farlo?

Il piano per la libertà

I nuovi provvedimenti riaprono l’Italia. In sintesi: pass senza scadenza, niente zona rossa per vaccinati o guariti. Restano le limitazioni solo per i non vaccinati. Cambiano le regole a scuola: Meno Dad e quarantena , spariscono i tamponi To-T5-T10 per rientrare in classe.  Draghi sta preparando un calendario per tornare alla normalità.  Ottimo. Sta trionfando il buonsenso.