“Lasciate stare i pensionati!”: convocati gli Stati Generali delle Pensioni

di Franco Abruzzo
Pubblicato il 28 Novembre 2013 - 14:59| Aggiornato il 29 Novembre 2013 OLTRE 6 MESI FA
"Lasciate stare i pensionati!": convocati gli Stati Generali delle Pensioni

“Lasciate stare i pensionati!”: convocati gli Stati Generali delle Pensioni

ROMA – “Lasciate stare i pensionati!”: convocati gli Stati Generali delle Pensioni. Una premessa. L’equilibrio del sistema pensionistico è uno dei prerequisiti fondamentali per una crescita bilanciata di ogni economia. L’aumento della vita attesa in fase matura e l’incertezza a esso associata, la riduzione dei tassi di fertilità e la dinamica contenuta dei flussi migratori mettono a rischio di instabilità i sistemi a contribuzione. Tali sistemi raccolgono fondi durante la vita lavorativa degli individui per creare un capitale sufficiente a garantire una pensione per un periodo di anni pari alla durata attesa della vita. Se la durata effettiva della vita risulta superiore a quella attesa dal sistema pensionistico, si concretizza il rischio che il sistema rimanga senza fondi e gli individui non possano sostenere i loro consumi in età avanzata.

Questo problema apre questioni importanti quali l’indicizzazione del sistema pensionistico alla longevità, la tutela della qualità del lavoro e della vita in età avanzata, la creazione di strumenti di previdenza complementare e di strumenti finanziari per la gestione del rischio di longevità. Tali questioni hanno importanti implicazioni di equità intragenerazionale e intergenerazionale che l’Università Bocconi e Deutsche Bank affronteranno e analizzeranno nel corso della conferenza “Stati Generali delle Pensioni”, evento che da quest’anno avrà cadenza annuale.

“LASCIATE STARE I PENSIONATI, è arrivato il momento di cercare altrove le risorse necessarie” (leggi qui cosa cambia per rivalutazioni e contributo di solidarietà, Enzo Marro Corriere della Sera). La riforma Fornero consentirà di risparmiare qualcosa come 93 miliardi di euro. Prima c’erano stati Amato, Dini, Maroni, Prodi: le riforme previdenziali sono state probabilmente gli interventi che più hanno consentito di tenere l’Italia a galla. E in qualche modo i pensionandi, e i pensionati, hanno il merito di aver fatto i sacrifici necessari per aiutare i conti pubblici.

A questo proposito Franco Abruzzo segnala iniziative, appelli e petizioni per scardinare il meccanismo che vede nel pensionato la gallina dalle uova d’oro sempre pronta ad essere spremuta. Di seguito l’elenco di adesioni e proposte.

FRANCO ABRUZZO tramite www.avaaz.org – PETIZIONE AL PARLAMENTO E AL GOVERNO: “LASCIATE IN PACE I PENSIONATI! Cottarelli dia la caccia agli evasori e ai patrimoni mafiosi!” – APPELLO A TUTTI I PENSIONATI DI OGGI E DI DOMANI. Usiamo l’arma del PASSAPAROLA! Cari amici, ho appena creato una nuova petizione su www.avaaz.com e spero vorrete firmarla. La petizione si chiama: “Appello al Parlamento e al Governo: lasciate stare i pensionati, hanno già dato in tasse e contributi”. E’ una questione molto importante per tanti cittadini e insieme possiamo fare la differenza! Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro obiettivo di 1000 firme e potremo cominciare a fare pressione per ottenere il risultato che vogliamo. Cliccate qui per saperne di più e per firmare. Campagne come questa partono sempre in piccolo, ma crescono se persone come noi si attivano: vi prego di dare una mano firmando e diffondendo subito la voce. Il ricorso al PASSAPAROLA è efficace!!! Grazie mille, Franco Abruzzo-Presidente Unione nazionale pensionati per l’Italia- fabruzzo39@yahoo.it  (leggi qui il testo completo).

GIORGIO AMBROGIONI, presidente Federmanager. Legge di stabilità. Prelievo sulle pensioni del ceto medio: “Sul prelievo gravano sospetti di incostituzionalità, anche se il governo dice che si tratta di un prelievo dai più forti a favore dei più deboli, e che rimane in ambito previdenziale”. CIDA all’attacco: “Manca la lotta all’evasione fiscale nell’azione del Governo” (leggi qui).

ORESTE SACCONE. “Pensioni d’oro”. Il nuovo contributo di solidarietà a rischio costituzionalità. La legge di stabilità ripropone una misura molto simile a quelle del governo Berlusconi della scorsa legislatura bocciate dalla Consulta. Se il Parlamento non modificherà la norma si rischia di ripetere lo stesso errore per la terza volta. /di -www.fiscoequo.it/ IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=13139

VERGOGNA NAZIONALE!!! CAVILLO SALVA PARLAMENTARI – Con una nota dell’ottobre 2011, il Ministero dell’Economia ha informato l’opinione pubblica che i parlamentari, non essendo lavoratori dipendenti, bensì titolari di “cariche pubbliche”, non sono tenuti a pagare il contributo di solidarietà. E l’uguaglianza tra i cittadini e la progressività del sistema tributario?!!!

CORTE COSTITUZIONALE, sentenza 116/2013 (Presidente GALLO – Redattore TESAURO): illegittimi i prelievi del 5, 10 e 15% sulle pensioni (pubbliche e private) superiori a 90mila, 150mila e 200mila euro. Le norme dei Governi Berlusconi e Monti violano il principio dell’uguaglianza e della progressività del sistema tributario. La sentenza (pubblicata qui sotto) è un monito al Governo Letta. Le norme censurate giudicate “un intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini. L’intervento riguarda, infatti, i soli pensionati, senza garantire il rispetto dei principi fondamentali di uguaglianza a parità di reddito, attraverso una irragionevole limitazione della platea dei soggetti passivi, divenuta peraltro ancora più evidente, in conseguenza della dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’analogo prelievo ai danni dei dipendenti pubblici (sentenza n. 223 del 2012). Interessati 930 giornalisti professionisti pensionati INPGI. – In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12224