La corrida di Mourinho fa bene a lui ma fa male all’Inter

di Fiorentino Pironti
Pubblicato il 22 Febbraio 2010 - 18:41| Aggiornato il 22 Ottobre 2013 OLTRE 6 MESI FA
Massimo Moratti

Tre giornate di squalifica, 40.000 euro di multa: questa volta il giudice sportivo non è stato tenero con José Mourinho che sabato sera aveva invocato, davanti ai cinquantamila di San Siro e a milioni di telespettatori, l’arresto dell’arbitro Tagliavento reo di aver espulso Samuel. E’ ormai evidente che l’Inter è in preda a una crisi di nervi e che chi provoca questa crisi è il suo allenatore.

E si può anche capire, visto che il profeta di Setubal è un furbone che se conoscesse il calcio come conosce i segreti della comunicazione non perderebbe mai una partita. Qual è il problema? Semplice: l’Inter gioca male nonostante un organico che forse non ha eguali in Europa. Moratti ha speso per comprare il necessario e il superfluo, ha portato a Milano giocatori come Quaresma (desaparecido) e Mancini (cadeau al Milan), strapaga l’allenatore e il suo entourage, lo segue nelle mattane ingiustificate contro gli arbitri e il “sistema” in generale. In cambio di cosa? Di una squadra che soffre con Chievo, Siena e Bari, raramente dà spettacolo ed è aggrappata all’unico vero special one nerazzurro: Diego Milito.

La Roma a 5 punti e il Milan che potrebbe arrivare a -4 non costituiscono una compagnia piacevole, e quindi bisogna spostare l’attenzione creando polemiche ad arte e quel clima d’assedio che spesso ha portato ottimi risultati (vedi l’Italia nei mondiali vinti nel ‘92 e nel 2006) ma che in un torneo lungo rischia di diventare controproducente. E poi c’è l’appuntamento di Champions League con quel Chelsea che fa veramente paura. Cosa succede quasi alla vigilia dello scontro con i blues di Ancelotti? Succede (film già visto lo scorso anno) che il Real Madrid si interessa a Mourinho che si difende dando dei disonesti ai giornalisti. Intanto la notizia è andata sui giornali e fa gioco a una sola persona: Mourinho.

Ora la preoccupazione è una sola, si teme che il campionato possa trasformarsi in un’interminabile corrida sui campi e sulle tribune. Ben vengano le tre giornate di squalifica ma non sarebbe male che Moratti, almeno in privato, obbligasse il suo mister a darsi una calmata. La prima a guadagnarne sarebbe proprio l’Inter.