Miliardi, telefoni, beneficenza: Berlusconi su di giri, anzi…fuori.

di Lucio Fero
Pubblicato il 15 Settembre 2011 - 14:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Silvio Berlusconi molto su  di giri, tre volte su di giri in un giorno solo, proprio su di giri, anzi…fuori. La prima potentissima accelerata arriva per bocca del ventriloquo, in questo caso autorizzato dal capo, Fabrizio Cicchitto: “Un piano di finanza straordinaria del governo farà scendere il debito pubblico dal 120 per cento al 90 per cento del Pil”. In anno e mezzo, diciotto mesi circa, in tempo perché Silvio Berlusconi possa presentarsi alle elezioni di primavera 2013 nel ruolo di “Salvatore dell’Italia”. Salvatore è la parola già scelta dal marketing politico ed elettorale del premier: così vorrà essere identificato e votato. Lo dice lui direttamente, Cicchitto fa eco. Un punto percentuale di Pil fa circa 15 miliardi, anzi un filo di più. Trenta punti, quanti sono quelli che fanno scendere il debito pubblico da quota 120 a quota 90 per cento del Pil, fanno circa 450 miliardi, anzi un filone di più. Quattrocentocinquanta miliardi in venti mesi, facciamo venti per far conto pari, fanno più o meno 22 miliardi al mese di “piano di finanza straordinaria” realizzato vendendo, vendendo, vendendo… Quasi un miliardino al giorno saltando i sabati e le domeniche. Nell’oretta che Cicchitto parlava e illustrava si è perso il tempo di 40/50 milioni. Davvero un’accelerata molto su di giri, anzi…fuori.

La seconda accelerata è di bocca diretta del premier: “La legge che gli italiani vogliono per prima è quella sulle intercettazioni perché l’87 per cento degli italiani è intercettato o teme di esserlo”. Deve essere una fatica immane per il restante 13 per cento degli italiani intercettare o prepararsi ad intercettare il restante 87 per cento. Un paese con circa 45 milioni di intercettati o timorosi di esserlo. E gran parte di questi 45 milioni che la prima cosa che vogliono, prima di atti di governo sull’economia, l’occupazione, il lavoro, il fisco, fortemente vogliono la legge che li metta al riparo dagli intercettatori. Questo il paese che il premier vede, davvero un’accelerata molto su di giri, anzi…decisamente fuori.

La terza accelerata è ancora copyright autentico del premier: “Faccio beneficenza ogni anno per circa venti milioni, per bambini e ospedali. Ma per senso del pudore non lo rivelo mai. Ora però ho finito i contanti perché ho dovuto dare 600 milioni al vero capo del Pd, Carlo De Benedetti”. Non è chiaro se Gianpi Tarantini vada conteggiato nella categoria dei bambini o degli ospedali. Forse è fuori quota e quindi per quest’anno il milione di euro che gli è toccato va sottratto e a bambini e ospedali di milioni ne sono rimasti solo 19. Purtroppo c’è la notizia che “sono finiti i contanti”. Ma Berlusconi non si arrende e non cede, è davvero su di giri, anzi…tre volte fuori.