Gli insonni: Renzi e i suoi ministri. Esibizionismo da palestrati della politica

di Lucio Fero
Pubblicato il 11 Aprile 2014 - 15:33 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi (foto Lapresse)

Matteo Renzi (foto Lapresse)

ROMA – Dalle autorevoli ma soprattutto pettegole colonne de Il Foglio apprendiamo niente meno che Matteo Renzi risponde agli sms ricevuti già tra le 5,15 e le 6,01 del mattino. Sms da Obama che arrivano a quell’ora causa fuso orario o sms dalla Merkel che ha avuto le immagini satellitari delle truppe di Putin che muovono verso l’Ucraina e che quindi  non bada all’ora e sveglia tutti i premier d’ Europa? No,  riflessivo paludato e arguto, Il Foglio ci offre la breaking news per cui Matteo Renzi alle cinque di mattina risponde agli sms niente meno che di Chicco Testa. E chi è Chicco Testa direte voi, beh se non sapete chi è Chicco Testa non fatevene un cruccio, siete ampiamente giustificati.

Comunque Matteo Renzi, informano in tandem Chicco Testa e Il Foglio, tra le 5 e le 6 del mattino oltre a rispondere agli sms del non proprio fondamentale protagonista del paese, cioè il suddetto Chicco nonché Testa, ha già fatto cyclette, ridato un’occhiata al Def, twittato e, si suppone, anche fatto colazione e toilette.  Insomma il pensoso quotidiano di Giuliano Ferrara, quello di poche migliaia di copie ma tutte nel cerchio della gente che conta, ci fa sapere che Renzi dorme poco o niente. L’insonne numero uno, all’alba e prima dell’alba già al lavoro e all’impresa.

Si legge ancora, stavolta non su Il Foglio ma su la Stampa o sul Corriere della Sera, che Federica Mogherini ministro degli Esteri è alla Farnesina mai oltre le otto del mattino e talvolta anche alle sei della mattina. Che Maria Elena Boschi è “sincronizzata con il capo” e arriva al lavoro alle 7,30 dopo aver dato traccia di sé su iphone e ipad. Dunque a occhio le signore sono in piedi alle sei: levarsi, vestirsi, una doccia, un make up almeno tre quarti d’ora ci vogliono agli umani. Si legge che Graziano Del Rio de Luca Lotti non si fanno mai beccare dormienti al gioco degli insonni e rispondono all’alba agli sms (non di Chicco Testa ma di Renzi). Leggiamo di addetti stampa pronti a testimoniare che Reni e suoi ministri la notte vanno a caffè e quasi mai a dormire e all’alba già sull’attenti.

Il Corriere della Sera la butta sulla questione di costume: meglio allodole o gufi? La Stampa con Mattia Feltri chiosa con ironia: “Spunta il solo, canta il gallo. Matteo Renzi è già a cavallo”. Nel nostro piccolo, osservando  la narrazione di Renzi e i suoi ministri evitare come la peste si possa di loro dire alla sera leoni alla mattina pecoroni, osservando questa mistica del poco dormire e presto svegliare, un’impressione ci viene. L’impressione di un provincialismo entusiaticamente prorompente. A qualunque ora si alzino, qualunque dieta del sonno applichino, si pregano i signori e le signore ministri e il capo del governo di non esibire: esibendo fanno la figura dei palestrati, sia pur della politica.