La pipì della Minetti, l’oro della notizia. Cronaca d’aula, epitaffio del paese

di Lucio Fero
Pubblicato il 18 Luglio 2012 - 14:50 OLTRE 6 MESI FA
Nicole Minetti (Lapresse)

ROMA – Peccato non esser stato presente, peccato non esserci a guardare, gustare uno spettacolo divertente, istruttivo, completo, pieno e luminoso quanto altri mai. Per fortuna che c’era Michele Brambilla da la Stampa il cui testo è insieme nitida fotografia, puntuale racconto, ritratto d’autore: “Alle 10,52 di mattina Nicole Minetti deve aver avvertito un bisogno e allora si è alzata per andare in bagno. Sarà stato un caso, ma all’improvviso l’aula del Consiglio regionale lombardo si è svuotata, i giornalisti i fotografi e i cine operatori si sono fiondati davanti alla porta della toilette per signore, mentre Formigoni continuava a parlare dell’Expo-una bazzecola internazionale da qualche miliardo di euro-nel deserto generale senza che nessuno ascoltasse più. Chi se ne frega dell’Expo: c’era la Minetti in bagno. Dal quale la signora è uscita alle 11, 15 comunicando che per il bene di tutti non intendeva rilasciare dichiarazioni. Questo è stato il momento clou della giornata politica di ieri nella Regione più ricca d’Italia: poi ce la prendiamo con Moody’s che ci declassa”.

Perfetto, esaustivo, chiaro, esauriente. Si potrebbe finire qui ma l’ottimo cronista vuole ancora di più aiutare chi deve leggere non solo e non tanto il suo articolo quanto l’Italia: “La pipì! Alla Minetti scappa la pipì! Tutti corrono ai servizi per signore”. Si potrebbe finire qui ma c’è il “numero” d’accompagno: la neo consigliera insediata da un giorno, subentrata a consigliere decaduto, che prende la parola per chiedere le sia riconosciuto il “diritto” agli emolumenti arretrati, circa 11mila netti al mese da maggio 2010. Non è uno scherzo, una contro figura, è un consigliere vero, al secolo Paola Maria Camillo del Pdl.

Numero d’accompagno d’eccezione, ad altissimo coefficiente di difficoltà perfettamente eseguito quello della richiesta degli arretrati al primo giorno d’aula, però in fondo non sorprende, comunque “ci sta”. Ci sta là dove ci stanno uomini e donne in carne e ossa, sarebbero l’informazione, che seguono come segugi la pipì della Minetti. Ci sta là dove una Minetti va poi ad Arcore a “trattare”. Ci sta dove le tv farebbero e fanno carte false per inquadrare una mutanda. Chiude Brambilla ed è epitaffio sul paese: “Nel pomeriggio si parlerà di fiscalità, Imu, spending review, tutte cose che interessano solo ai cittadini”. Epitaffio benevolo perché anche i cittadini, come i fotografi e i giornalisti, sono ormai stati educati ad inseguire la mutanda.