Berlusconi fatto fuori per legge: giusto, folle o maledetto?

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 20 Giugno 2013 - 14:44 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi

Silvio Berlsuconi (foto Ansa)

ROMA – Beati coloro che hanno una risposta sicura, o forse sciocchi quelli che una risposta sicura ce l’hanno: Berlusconi fatto fuori dal Parlamento italiano ed escluso dalla possibilità di presentarsi alle elezioni e tutto questo per sacrosanta applicazione della legge al seguito di buonissime sentenze è cosa giusta o evento folle oppure bivio maledetto che ognuna delle due strade possibili che imbocchi comunque sbagli?

Se Silvio Berlusconi dopo tutti i gradi di giudizio possibile risulta condannato per reati che prevedono come pena l’interdizione dai pubblici uffici, allora di conseguenza vietargli di diventare ed essere parlamentare è appunto una conseguenza. Metterlo fuori dal Parlamento, se questa è la condanna, non è accanimento ad personam, è solo l’applicazione della legge prima senza la quale ogni altra legge è arbitrio, insomma la legge uguale per tutti. Sottrarre il condannato Berlusconi a parte della pena eventualmente nei suoi confronti erogata perché si chiama Berlusconi, è capo e proprietario di fatto di un partito e, se gli girano le scatole, può far cadere governi e sfasciare mercati sarebbe somma ingiustizia. Però…

Se Silvio Berlusconi viene fatto fuori dal Parlamento per legge milioni e milioni di italiani non grideranno alla giustizia ma al sopruso. Al trucco, all’imbroglio, al gioco sporco. E anche se grideranno alla luna perché nessun complotto c’è e non c’è mai stato se non quello di Berlusconi uomo e imprenditore ai danni di se stesso politico e uomo pubblico, il grido sarà tale da far diventare il sopruso fatto e non solo ipotesi. Berlusconi espulso dal Parlamento e dalle elezioni per legge non è il ristabilirsi della democrazia in Italia, sarebbe il colpo di pistola dello start che lancia la gara all’uscita dalla democrazia, la prova provata che qui da noi la democrazia non regge più. Sarebbe l’avvio di una guerra civile a relativa bassa intensità ma guerra civile senza se e senza ma. Però…

Però se a Berlusconi dai salvacondotto politico per una sorta di ragion di Stato, chi glielo contro firma quel documento è morto rispetto alla sua pubblica opinione. Ogni forza politica a parte il Pdl che sottoscrivesse quel documento sarebbe travolta, smembrata, divorata  e annullata dal suo di elettorato. Però…

Però se Berlusconi espulso per legge da elezioni e Parlamento non smette certo di far politica e si mette ad assemblare e a far montare il paese contro l’Europa e l’euro, sai dove va a finire il governo che c’è. E anche quelli che potrebbero venire. E soprattutto sai dove va a finire la voglia di metterci soldi in Italia. Sarebbe la ripetizione formato kolossal dell’estate del 211, quella già dimentica, quella in cui non stavano chiudendo tante botteghe come in questa di estate, quella in cui stavamo proprio tutti chiudendo Bottega. Però…

Però, però…Ci sono ottimi e fondati argomenti e ragionamenti a sostegno, sia del fatto che far fuori Berlusconi dal parlamento per legge sia cosa giusta, sia a sostegno del fatto che sia cosa folle. E anche a sostegno che sia una maledetta nemesi di un antico peccato originale. In un paese senza questo peccato originale un leader politico condannato per evasione fiscale si chiama fuori da solo dalla politica e il suo partito è ben contento che lo faccia. In un paese senza questo peccato originale non nascono, vivono e crescono partiti politici che basano e teorizzano propaganda e strategia sui processi altrui e che vedono e pensano il mondo solo e soltanto come una eterna rincorsa tra guardie e ladri. In un paese senza questo peccato originale non si vince un turno elettorale e se ne pareggia un altro solo promettendo di mettere in tasca al contribuente decine, al massimo centinaia di euro di Ici prima e Imu poi e poi del resto chi se ne frega e vada in malora. In un paese senza questo peccato originale non si aspetta per decenni un leader, anzi un Messia che ci esenti dall’Imu, dall’euro, dall’Europa, dalla pensione a 65 anni, dai cinesi, dalla concorrenza, dagli esami, dal mondo e dal tempo in cui si vive.

Il peccato originale è Berlusconi? E’ Berlusconi che ha prodotto l’Italia che c’è, che le ha fatto assaggiare la mela proibita o è stata l’Italia a produrre Berlusconi? L’uovo e la gallina, chi prima portava il peccato originale? Facciamo tutto il pollaio. E non c’è battesimo né acqua santa per liberarci da quel peccato, né fonte né sacerdote né padrino. Non c’è stato finora neanche l’ombra di simil battesimo nei seggi elettorali dell’ultimo ventennio Figurarsi se ci può essere nei giusti Tribunali e nelle buonissime sentenze.