Dalla “Culona” al “Traditore” Tremonti: il mito del killer di Berlusconi

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 8 Febbraio 2012 - 13:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dalla “Culona” Merkel a Tremonti traditore: così evolve il mito e l’ossessione del “killer” del Berlusconi-governo. Sullo stesso giornale, sulla stessa prima pagina a distanza di poche settimane cambia il “killer” ma resta il “delitto”. Non più la “Culona” cancelliere della Germania che telefona a Napolitano per chiedere e ottenere la “testa” politica del premier, si passa al ministro del Tesoro del governo che c’era che il 2 di novembre sale al Quirinale per silurare e boicottare il grande piano Brunetta, Romano e altri ministri vari che avrebbe, quello sì, salvato l’Italia senza alcun bisogno di cambiare governo. Scarsa memoria di quanto già scritto, oppure il prossimo “scoop” svelerà un fidanzamento politico tra la Merkel e Tremonti?

E’ un mito e insieme un’ossessione quello dei giornali della destra che sfornano “killer” a ripetizione del Berlusconi-governo. Lui, Berlusconi, son settimane che vanta il suo gesto di “elegante responsabilità”. Niente, la stampa vicina a Berlusconi da questo orecchio non ci sente, al Berlusconi “elegante e responsabile” non ci crede. Se lo scrivono loro… Non conta, sparisce in questa “ricostruzione” quel che pure il Pdl va dicendo da settimane e cioè che mai e poi mai il Pdl si sarebbe assunta in prima persona la responsabilità delle tasse, dell’aumento della età pensionabile, dei tentativi di liberalizzazioni. Non conta, sparisce il fatto assodato e  confessato che a novembre in cassa per lo Stato italiano c’erano soldi per tre mesi, poi non si pagavano più stipendi e pensioni perché a novembre nessuno prestava più soldi allo Stato italiano. Quel che i giornali di destra narrano e che la destra ama narrarsi è che tutto andava nel migliore e dei modi e ancor meglio sarebbe andata se non fosse stato per il complotto, l’oscuro e indegno complotto delle “culone” e dei “traditori”. A Roma, in romanesco vernacolo così riassumerebbero: “e non ce vonno sta”. Traduzione: non riescono ad accettare la realtà.

E’ un consolidato vezzo e un vecchio vizio. Nella “narrazione” del disperso ma non domo Psi Bettino Craxi non cade con il suo governo perché l’interesse comune di imprenditori, industriali, politici e società civile a mantenere in piedi il sistema della tangente decade. Erano finiti i soldi e chi prima pagava volentieri cominciò a denunciare ai magistrati. Craxi sbagliò valutazione politica e quindi cadde con il suo governo. Ma per la narrazione trasmigrata dal Psi a Forza Italia e infine al Pdl invece fu tutta farina maledetta del “traditore”, nella fattispecie allora il “traditore” si chiamava Giuliano Amato. Consolidato vezzo e antico vizio: cosa c’è alla base del crollo di Mussolini? Il “tradimento” di Badoglio. Per quanti decenni la destra, anche di popolo, si è raccontata: “Se Mussolini non avesse perso la guerra…”. Come a dire: un’ipotesi irrealistica è alla base della “vera” realtà. Consolidato e vecchio vizio, non solo a destra: innamoratissima da sempre è la sinistra della teoria dei complotti.

Teoria dei complotti che si può così riassumere ed esemplificare: perché in fondo ci fu la Rivoluzione francese del 1789? Perché quel maledetto panettiere “tradì” e non sfornò le brioches ordinate e invocate al posto del pane mancante da Maria Antonietta. C’era una volta un confine, una barriera tra chi, e sono legioni, si “beve” finta acqua di Lourdes per curarsi il cancro. C’erano una volta barriera e confine tra la credulità disperata e il cosiddetto ceto dirigente minimamente acculturato e informato. Il confine e la barriera sono caduti, complotti e miracoli sono stati sdoganati e promossi niente meno che a storia. In fondo è una manifestazione evolutiva, di adattamento della specie: chi racconta la storia della “Culona” e del “Traditore”, chi offre da leggere queste storie si adatta e si acconcia in ottima fede allo spessore minimo dei libri, pochi se non nulli, che in vita sua ha letto.