Governi magliari e scatti resuscitati: che c’è sotto la storia dei prof

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 8 Gennaio 2014 - 16:38 OLTRE 6 MESI FA
Governi magliari e scatti resuscitati: che c'è sotto la storia dei prof

Presidio dei lavoratori precari della scuola in p.zza Montecitorio (LaPresse)

ROMA – A far la fatica, minima, di leggere con attenzione quel che dicono i ministri Saccomanni e Carrozza e anche Cgil, Cisl e Uil della scuola e anche i sindacati autonomi della scuola e anche il presidente del Consiglio e anche i testi delle agenzie di stampa e anche le righe di ogni articolo di ogni giornale al riguardo si viene a sapere qualcosa che non sapevamo ed è molto istruttivo: c’è un “governar magliaro”. Un governare da magliari che abita a tutto titolo, che è abitudine e abilità dei governi Berlusconi, Monti, Letta. Un “governar magliaro” che è provato e documentato nella storia degli scatti di stipendio dei professori, quindi negli ultimi tre anni. Ma probabilmente un governar da magliari che viene da lontano, che è scuola, tradizione, cultura, uso, costume.

Si scopre anche altro a leggere con attenzione ciò che oggi appare scritto dovunque. Però questa seconda scoperta è politicamente e socialmente faticosissima. Farla, semplicemente leggere quel che c’è scritto nei testi e nei fatti, vuol dire esporsi al massimo della impopolarità, significa bestemmiare nella chiesa dei santissima si fa ma non si dice, testimonia di come funziona davvero la nostra società e quindi di ciò che non va fatto troppo sapere in giro. Si scopre che il “governar magliaro” è il metodo chiesto e contrattato dai governati. Si scopre anche che i sacrifici economici, i tagli, stanno sì nelle leggi e quindi sui giornali e quindi nei talk-show. Stanno meno, talvolta molto meno, talvolta per nulla nella realtà. Si scopre che, subito un taglio, la categoria colpita lo ricontratta quel taglio, magari lo ricuce. Magari lo stesso governo che con una legge ha tagliato uno “scatto” retributivo, con un “tavolo” ministerial-sindacale lo scatto te lo fa recuperare e il taglio non scatta più.

E’ appunto il governar magliaro che da Berlusconi a Monti a Letta è stata la stella polare dei rispettivi governi riguardo agli stipendi dei professori. Lo apprendiamo adesso: i governi che avevano scritto nelle tavole (di cartone) della legge che gli stipendi erano bloccati erano gli stessi governi che a livello ministeriale trattavano con i sindacati il recupero del blocco. Non è chiaro? Facciamola chiara: i già bassi stipendi dei professori sono stati bloccati nel 2011 come tutti gli stipendi della Pubblica Amministrazione. Una cosa ingiusta, almeno per quel che riguarda gli stipendi dei professori.

Ma di fatto una cosa non vera, una cosa falsa perché oggi i sindacati ci fanno sapere: come si permette il governo di chiederci indietro i soldi del 2013? Apprendiamo infatti che accordi tra governo-ministero e personale della scuola hanno consentito il recupero dei tagli 2011/2012 e che anzi i sindacati sono stizziti per i ritardi dei pagamenti relativi. Meraviglioso paese dove gli scatti retributivi vengono bloccati per legge per tre anni e dove contemporaneamente si tratta e o ottiene, per consenso politico, di governo e di sindacato, di recuperarli quegli scatti bloccati. O almeno, il che in sostanza, in “ciccia” equivale si recuperano, si riportano in busta paga i soldi corrispondenti al valore degli scatti bloccati per legge. Basta chiamarli in altro modo oppure pescarli in altro cesto e la legge è formalmente rispettata, di fatto spernacchiata. Legge severa, forse iniqua. Legge comunque che resta teoria.

Dato gli stipendi che hanno i professori non meritavano blocco degli scatti, né tre anni fa né oggi. Però che il “te li tolgo ma poi te li ridò basta non fare troppo casino” fosse il sistema magliaro in funzione non era così chiaro. Probabilmente nel caso dei professori ex malo bonus. Però viene forte un sospetto: solo i professori? O non starà funzionando così in tutta la Pubblica Amministrazione nella quale da anni si annunciano, anzi si legiferano blocchi delle retribuzioni? Non sarà che il blocco sta nella legge e poi si ricontratta, si recupera?

Il governar magliaro…tanto va il governo alla pezza di stoffa qua e una là che talvolta si incarta. Come accade a chi s’incarta con l sue stesse mezze verità. Stavolta il governo Letta s’è incartato di brutto. Arrivando alla negazione delle basi del mestiere di ogni governo e agire politico: richiedere i soldi indietro è tanto sciocco quanto suicida, infattibile, orribile e…r quel che volete voi. E umiliante per loro è la scema dello scaricabarile tra ministri, il presentare la decisione come farina del sacco di funzionari…E se un ministro non controlla, non sa neanche che un funzionario sta per togliere 150 euro al mese a ottantamila insegnanti, che controlla, cosa sa quel ministro: l’elenco degli ospiti a Ballarò?

Il governar magliaro di anni e anni, l’insipienza dei ministri in carica e anche gli scatti retributivi resuscitati subito dopo la dichiarazione formale di morte, la morte apparente degli scatti. Questo c’è sotto la storia dei prof.

Sia detto per inciso ma neanche tanto per inciso: è per questo intreccio, questa cultura, uso e costume che una politica “espansiva” del deficit ai sacrosanti fini della ripresa economica non è detto che produca economico ripresa e sviluppo. L’Europa deve accettare che i paesi in difficoltà di consumi e occupazione spendano anche sulla garanzia dei paesi forti economicamente di cui condividono la moneta. Il famoso tre per cento del deficit si può sforare. Ma voi garantireste per un paese dove il governar magliaro è bello e trasversale e dove ognun che può finge di subire e praticare sacrifici e poi si ingegna ed ottiene di recuperarli? Paul Krugman e molti altri economisti premono per una politica “espansiva”, del deficit e della spesa pubblica. Ma la stessa politica in Usa dà certi risultati e in Italia tutt’altri risultati. La “variabile mediterranea”, il governar magliaro che portò la Grecia a truccare i conti pubblici è anch’essa un notevole fattore economico. Potremmo, dovremmo “sbattere i pugni in Europa” se non avessimo le mani sempre impiastricciate di marmellata. Tu guarda quante cose ci sono sotto la storia dei prof.