I cortei del sabato a Roma, perché i cittadini non ne possono più

di Sergio Carli
Pubblicato il 24 Marzo 2017 - 10:29 OLTRE 6 MESI FA
I cortei del sabato a Roma, perché i citttadini non ne possono più

I cortei del sabato a Roma, perché i citttadini non ne possono più. Ecco la mappa di sabato 25 marzo 2017

Tutti hanno diritto di manifestare. Tutti hanno il diritto di protestare e di esprimere il proprio dissenso o (raramente) approvazione. Nessuno ha il diritto di complicare la vita del suo prossimo.

Il caso di Roma è forse unico al mondo. Possiamo calcolare che su 52 sabati che Dio manda in terra in un anno, almeno 30 siano funestati da cortei. Per quanto pacifici, i cortei sono molesti per il solo fatto che provocano il caos del traffico nell’unico giorno in cui chi lavora nel resto della settimana ha a disposizione a quelle poche ore per fare quello che negli altri giorni non riesce a fare.

La gente vive i cortei come un sopruso, un atto di violenza bianca. Non contano le motivazioni. Hanno proprio rotto. Chiunque gli giri storto, la soluzione è: corteo a Roma. Per la vita dei cittadini fa poca differenza fra la mega manifestazione da “un milione” di partecipanti, con pullman da tutta Italia, berrettini e fazzoletti colorati per non perdersi.
I romani non vivono più. La Questura si destreggia, ha sul banco richieste continue di autorizzazioni a cortei e raccoglimenti di piazza.

Parliamo del sabato per non parlare delle domeniche e dei giorni feriali in cui il Papa riceve e il traffico sul Lungotevere è paralizzato per ore. Ma quello è un altro film. Restiamo alle cause italiane.

Il problema come sempre è politico. Se si cerca l’appeasement, qualcuno deve pagare il prezzo.
I cittadini romani aprono i giornali e organizzano la propria settimana in base ai cortei della capitale. Un giorno si evita il centro, un giorno si evita Trastevere, un giorno non si esce di casa perchè c’è il pericolo di scontri.
Stanchi, stanchi della democrazia che paralizza la vita. Ma nessuno capisce che chi ci rimette in queste situazioni non sono gli obiettivi della protesta ma i cittadini che devono andare a fare la spesa o che voglio portare i bambini a fare una passeggiata in centro?
Quando finirà tutto questo. Quando si consentirà alla questura di ritirare indietro la mano facile delle autorizzazioni?
Non tutti i romani stressati possono permettersi di andare in vacanza fuori Roma durante le manifestazioni come fa il sindaco Raggi.