Belgio, la proposta di una senatrice: “Niente sesso finché non si forma un governo”

Pubblicato il 8 Febbraio 2011 - 12:08| Aggiornato il 4 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Niente sesso finché non ci sarà un governo alla guida del paese: dopo 239 giorni di negoziati inconcludenti per formare un nuovo esecutivo, questa è solo l’ultima iniziativa in Belgio per cercare di sbloccare una situazione che avvicina sempre di più il paese europeo al record detenuto dall’Iraq. L’ultima propone alle mogli (o ai mariti) dei negoziatori di cominciare uno sciopero del sesso.

A lanciare la provocazione è una senatrice del partito socialista fiammingo Sp.a, Marleen Temmerman, dottoressa specializzata in ginecologia, premiata lo scorso anno dal British Medical Journal per il suo impegno medico e politico. ”Non ci sono cifre sull’influenza di uno sciopero di questo tipo. Ma non si sa mai, meglio del cinismo”, ha motivato la senatrice, lanciando la proposta dalle pagine di due quotidiani fiamminghi.

Ad ispirare l’idea della Temmerman, che ha lavorato per anni in Kenya, sono state le donne kenyote che, dopo un anno di negoziati a vuoto hanno chiesto alle mogli dei negoziatori di cessare le relazioni sessuali fino al raggiungimento di un accordo. Una settimana dopo, una proposta di compromesso era sul tavolo.

La senatrice medico trae speranze anche dalla commedia ‘Lisistrata’ di Aristofane, dove si racconta che le donne di Atene e Sparta lanciarono lo sciopero del sesso per fermare la guerra del Peloponneso.

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