Costigliole Saluzzo, sesso con allievi di 10 e 14 anni: denunciato prof medie

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Agosto 2014 - 20:40| Aggiornato il 26 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA
Costigliole Saluzzo, sesso con allievi di 10 e 14 anni: denunciato prof medie

Costigliole Saluzzo, sesso con allievi di 10 e 14 anni: denunciato prof medie

TORINO – Avrebbe molestato i suoi allievi, alcuni giovanissimi di appena 10 anni. Per la seconda volta in meno di un anno, la provincia di Cuneo rivive l’incubo di uno scandalo sessuale a scuola. Il caso riguarda un professore di 37 anni che insegna nella scuola media “Don Giorgio Belliardo” a Costigliole Saluzzo, non lontano dall’altra Saluzzo, la città di Valter Giordano, il prof di liceo accusato di relazioni “troppo intime” con due studentesse, anche quelle minorenni.

Soltanto quindici giorni fa Giordano aveva patteggiato ventiquattro mesi di reclusione, da scontare in una comunità di recupero. Adesso tocca a Costigliole Saluzzo, antico borgo piemontese di tremila abitanti conosciuto per i castelli medievali e per la coltivazione della frutta, di finire sotto i riflettori. Qui c’è una scuola media, la “Don Giorgio Belliardo”, dove per un certo periodo ha insegnato un professore che è stato denunciato: ha fatto qualcosa che non doveva fare su alcuni allievi e su altri ragazzini dei dintorni. Minori che secondo le prime indiscrezioni avrebbero dai dieci ai quattordici anni.

“Sono profondamente scossa e non so cosa pensare”, ha detto il sindaco, Milva Rinaudo, che non è solo il primo cittadino di Costigliole ma è pure insegnante di lettere presso lo stesso istituto al centro del nuovo scandalo. Una collega dell’indagato, insomma.

“Chi mi conosce – sottolinea – sa che sono tutt’altro che omertosa. Se fossi venuta a conoscenza anche solo di un minimo particolare che facesse pensare a qualcosa del genere non avrei esitato a prendere tutte le iniziative più opportune. Eppure né a scuola né in paese sono mai circolate non dico notizie, ma nemmeno voci o pettegolezzi. E mi chiedo come sia possibile”.

E’ stata una famiglia di uno dei ragazzi a presentare la prima denuncia. Da lì i carabinieri di Saluzzo si sono mossi, con la massima cautela, cominciando a raccogliere informazioni e testimonianze. Bisogna sciogliere il dubbio che si tratti di fraintendimenti provocati, in via indiretta, dal caso del professor Giordano e dall’emotività che lo ha accompagnato: a contornare quella storia c’erano, fra l’altro, rumori di adolescenti satanisti e persino misteriosi casi di suicidio (cui Giordano è risultato estraneo).

Gli investigatori non trascurano nessuna ipotesi. Ma gli elementi per l’apertura di un fascicolo ci sono. Se ne occupa non la procura di Cuneo, ma quella di Torino perché i fatti che si profilano sono di competenza distrettuale: si tratta di reati che riguardano la sfera della pedofilia, della prostituzione e della pornografia minorile.