Trenta candeline per Fernando Alonso: il team Ferrari lo festeggia

Pubblicato il 29 Luglio 2011 - 17:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Due Mondiali vinti con la Renault ed uno sfiorato con la Ferrari solo l’anno scorso. Eccoli qui, in estrema sintesi, i primi trent’anni da pilota di Fernando Alonso, vissuti per lo più tra chicane, bolidi e lavoro maniacale per migliorare e vincere anche a rischio di dover gettare il cuore oltre il traguardo. E che per regalo, ovviamente, vuole concedersi nuove vittorie. Un campione della Formula 1 nato, fin dai primi vagiti regalati al mondo delle corse a bordo del go-kart ‘scippato’ alla sorella: glielo aveva regalato il padre José Luis, pilota dilettante e innamorato dei motori a tal punto da trasmettere la sua passione ad almeno uno dei suoi figli. Se la piccola Lorena non voleva proprio saperne di accelerate e pistoni, quello che sarebbe poi stato soprannominato ‘Magic Alonso’ non se lo fece ripetere due volte e salì a bordo. Fino a regalare vere e proprie magie e non solo in pista. Pochi sanno che lo spagnolo a volte si diverte a stupire anche fuori: come quella volta in cui in una discoteca di Madonna di Campiglio riuscì a sorprendere, come fosse un affermato showman, addirittura un certo Valentino Rossi con un numero alla Silvan.

Trent’anni da festeggiare a Maranello con due titoli in tasca proprio come successo al grande vecchio Michael Schumacher: con il suo compleanno che cade oggi al pilota spagnolo, a Budapest in vista del Gp di domenica, è stato chiesto di trovare delle somiglianze con il collega ora alla Mercedes, che, quando aveva 30 anni, si trovava in Ferrari. “Non ho mai pensato che avrei conquistato due campionati del mondo quando avrei avuto trent’anni, perché so quanto sia difficile vincere in Formula 1 e quanto sia difficile vincere qui – ha esordito il pilota spagnolo – Sono stato molto fortunato a conquistare tutte le vittorie ottenute fino ad oggi, ma non penso che avrò sette titoli mondiali quando compirò 42 anni. In questo momento, la Formula 1 è molto competitiva, molto chiusa e per chiunque sarà molto difficile dominare la scena come la Ferrari con Michael, quindi – aggiunge Alonso – penso che sette titoli è un record che durerà per molti anni. Nel 2007, ho perso il terzo titolo di un punto e ho anche perso un’occasione l’anno scorso ad Abu Dhabi. Ciò significa che in quattro occasioni sono stato in lotta per il titolo fino all’ultima gara della stagione, ne ho vinte due e perse due, il che mi sembra equo. Vediamo, se arriva una quinta occasione, se riesco a vincere di nuovo”.

E dalla prima vittoria a sette anni nel 1988 sotto gli occhi del papà naturale al titolo con la Renault nel 2005 dietro lo sguardo del ‘padre adottivo’ in Formula 1 Flavio Briatore, quella disegnata dall’attuale pilota della Ferrari è stata una carriera da predestinato grazie al suo talento puro unito ad una straordinaria capacità di scegliere la migliore strategia in pista. Il principe delle Asturie oltre ad essere il pilota spagnolo di maggior successo, ha detenuto il record di più giovane vincitore di un Campionato Mondiale di Formula 1 (quello del 2005) ed è tuttora il più giovane bi-campione del mondo di categoria.

Con la stagione 2007 è diventato il secondo pilota dopo Michael Schumacher a ottenere un punteggio maggiore di 100 punti nel Campionato Mondiale per tre stagioni consecutive. Una cavalcata in Formula 1 che lo ha portato nella scorsa stagione a correre per la scuderia di Maranello dove al primo anno è arrivato ad un soffio dal vincere il suo terzo Mondiale.

Un sogno per lo spagnolo andato a sbattere sul muro russo issato dalla Renault di Vitaly Petrov che nell’ultimo Gran Premio dell’anno ad Abu Dhabi gli ha sbarrato la strada verso il primo trionfo Rosso. Un incubo da dimenticare al più presto possibile come quello della stagione targata 2008 con la McLaren passata a litigare con il giovanissimo compagno di squadra Lewis Hamilton: due episodi amari di una carriera da grande protagonista della velocità attende ancora il trionfo più bello e ambito, quello del Mondiale a bordo del Cavallino Rampante. Un regalo che seppur così difficile da ricevere per questa stagione che vede il rivale Sebastian Vettel così vicino al bis iridato, lo spagnolo sogna di portarsi a casa già quest’anno per festeggiare al meglio le sue prime trenta primavere. Magari bissando la ‘remuntada’ dello scorso anno, ma cambiando lo spiacevole finale del 2010 sulle rive del Golfo Persico.

Durante il venerdì pregara del Gran Premio di Ungheria che si correrà domenica a Budapest, il team della Ferrari ha festeggiato così i 30 anni del pilota (foto AP/LaPresse):

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