Inchiesta ‘sesso nei night’: Insigne, Quagliarella, Verratti tra i testimoni?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Novembre 2013 - 18:12 OLTRE 6 MESI FA
Inchiesta 'sesso nei night': Insigne, Quagliarella, Verratti tra i testimoni?

Inchiesta ‘sesso nei night’: Insigne, Quagliarella, Verratti tra i testimoni?

ROMA – Il Corriere Adriatico dedica ampio spazio all’inchiesta ‘sesso nei night’, parlando di un giro di prostituzione.

Ragazze pagate anche 1500 euro a notte sarebbero state ingaggiate per esibirsi non solo come ballerine ma anche per fornire delle prestazioni sessuali.

Secondo quanto riportato dal Corriere Adriatico, i calciatori i cui nomi sono finiti nell’inchiesta sono Pazienza, Quagliarella, Insigne, Immobile, Verrati, Pepe, Allegretti, Giorgetti, Del Vecchio, Ze Maria, Tonetto, Centofanti, Gadda e Bertarelli.

Rientrano tutti in un filone secondario di una vicenda che vede oltre i tre gestori dei locali, anche altri sette indagati.

Va precisato che i calciatori sopracitati non hanno alcuna responsabilità, non sono indagati e non è affatto detto che abbiano avuto rapporti di tipo sessuale con le dodici ballerine-squillo finite nell’occhio del ciclone.

I calciatori prendono le distanze.

“Tanto stupore tra i 14 calciatori della serie A e B, nell’apprendere che potrebbero essere chiamati a testimoniare nel processo per l’operazione “Night”.

Come già anticipato ieri i giocatori di calcio non sono assolutamente indagati e non è stato per nulla accertato che siano stati clienti. Ma intanto alcuni di loro tengono a precisare di non aver proprio nulla a che fare – neanche come potenziali testimoni – con questa storia a luci rosse. Il calciatore del Bologna Michele Pazienza, ex juventino, denuncia «l’assoluta falsità e infondatezza» delle notizie apparse su alcuni giornali e siti web, “tese ad attribuire” al giocatore “comportamenti di dubbia moralità attraverso una ricostruzione falsa e diffamatoria”. Pazienza lo fa attraverso una nota del suo legale, avvocato Matteo Murgo, che spazza via qualsiasi sospetto di un possibile accostamento del suo assistito con presunti festini a luci rosse e un giro di ‘ballerine squillo”. L’avvocato invita e diffida «alla rettifica delle notizie divulgate, nonché alla immediata interruzione della pubblicazione di articoli di analogo tenore”.

Ma come sono finiti i nomi dei calciatori nell’inchiesta? La domanda se la sono posta, increduli, anche loro. Un filone dell’indagine, che il 21 novembre ha portato all’arresto di Fabrizio Bellucci, Fausto Isabettini e Valtero Goffi, titolari e gestori dei night club Bambola, Snoopy e Monella, vede indagati per il reato di favoreggiamento della prostituzione due senigalliesi accusati di aver contrattato le prostitute per i calciatori. Sono loro stessi, nelle telefonate intercettate, a raccontare – magari millantando – che le escort servivano per festini a cui avrebbero partecipato dei calciatori che si trovavano a Senigallia per un torneo”.

L’ordinanza del Gip Cimini.

“Si facevano intermediari – scrive il Gip Cimini nell’ordinanza – nella ricerca di ragazze disponibili ad effettuare prestazioni sessuali a pagamento in favore di alcuni giocatori di calcio, contattando Bellucci Fabrizio e così favorendo la prostituzione”. I fatti contestati riguardano il mese di giugno 2012 quando 14 giocatori erano a Senigallia per disputare un torneo di foot-volley.

Tutti i nomi sono a disposizione della Procura che, in fase processuale, potrà avvalersene come testimoni. Possibili persone informate sui fatti, ma non è detto che sappiano qualcosa, perché la ricerca di escort potrebbe essere stata un’iniziativa degli indagati, presa all’insaputa dei giocatori e conclusa solo con la contrattazione telefonica.

I 14 nominativi di calciatori presenti in città sono di dominio pubblico, perché riportati anche nella pagina Facebook degli organizzatori, quando si stavano svolgendo i tornei, e ripresi dai media nonché da Sky sport. Massimo Gadda, ex dell’Ancona, tiene a precisare che è del tutto estraneo alla vicenda anche perché non ha partecipato al torneo in questione.

Intanto l’inchiesta, che ha portato a 3 arresti e 7 denunce a piede libero, sta per concludersi. Dopo l’interrogatorio di garanzia per gli arrestati, adesso tutti attendono le prossime mosse del pubblico ministero”.