Roma, sequestrata e costretta a prostituirsi: trovata grazie a denuncia fidanzato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Giugno 2015 - 15:36 OLTRE 6 MESI FA
Roma, denuncia scomparsa fidanzata: sequestrata e costretta a prostituirsi

Roma, denuncia scomparsa fidanzata: sequestrata e costretta a prostituirsi

ROMA – La sua fidanzata non tornava a casa da una settimana e così un ragazzo ne ha denunciato la scomparsa alla polizia. Gli agenti hanno trovato la giovane, che era stata alla stazione Termini di Roma, segregata in una casa e costretta a prostituirsi da una coppia di indiani che l’aveva avvicinata con l’inganno.

Il Messaggero scrive che la ragazza era stata avvicinata da una coppia di indiani della sua comunità in un bar a piazza dei Cinquecento, nella stazione Termini di Roma, con la scusa di volerla assumere come baby sitter e offrile una nuova casa. Solo una scusa per poterla condurre nell’appartamento e sequestrarla:

“Approfittando dell’appartenenza alla medesima comunità, i due le avevano promesso un lavoro da baby sitter e la disponibilità ad offrirle in locazione un alloggio migliore rispetto a quello attuale, convincendola così a seguirli nella loro abitazione. La ragazza, una volta giunta all’interno dell’appartamento, era stata aggredita, malmenata, minacciata di morte qualora avesse tentato di fuggire nonché costretta a prostituirsi.

Per la giovane è iniziato così un vero e proprio calvario e nonostante avesse più volte chiesto aiuto ai vari clienti che accedevano all’interno dell’appartamento, subiva da alcuni di questi violenze ed umiliazioni durante le pratiche sessuali. I poliziotti individuato l’edificio dove era rinchiusa, sono riusciti ad entrare nell’appartamento e liberare così la ragazza.

Nell’abitazione è stata sequestrata una ingente quantità di denaro e materiale utilizzato per le prestazioni sessuali. La coppia, di nazionalità bengalese, S.M.U. di 29 anni e A.S. di 27 anni, è stata arrestata per sequestro di persona, riduzione in schiavitù e induzione alla prostituzione. Proseguono le indagini per individuare i clienti che, malgrado la richiesta di aiuto da parte della vittima, non hanno denunciato quanto stava accadendo, usando ulteriormente violenza e crudeltà nei confronti della stessa”.