Roma, ragazza morta a piazza di Spagna. Il cugino: “Ho cercato di salvarla”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Agosto 2014 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA
Roma, ragazza porta a piazza di Spagna. Il cugino: "Ho cercato di salvarla"

Roma, ragazza porta a piazza di Spagna. Il cugino: “Ho cercato di salvarla”

ROMA – “L’avevo allontanata dal cornicione, ma poi è tornata in terrazza ed è caduta”. Il cugino di Magdalena Grasckza, la giovane polacca precipitata in piazza di Spagna e morta sul colpo, racconta l’evento tragico della sera del 29 agosto.

Raffaella Troili sul Messaggero scrive:

“E’ chiuso nello sconforto e dentro una stanza del convento, il cugino di Magdalena Grasckza, la giovane polacca di Stettino che è precipitata dalla Casa della Congregazione della Resurrezione dove era ospite. Ha raccontato allo zio, Andrzej Gieniusz, 55 anni, responsabile della struttura di via di San Sebastianello, le ultime ore di vita di Magdalena che dopo un mese a Roma ieri sarebbe ripartita”.

L’uomo ha spiegato di aver chiacchierato con la cugina dopo una giornata da turisti per Roma, poi erano arrivati alla terrazza in piazza di Spagna:

“«Già una volta l’avevo fatta rientrare. Ero sceso in bagno, sono tornato e l’ho trovata sul cornicione, gridava che voleva fare il giro. Le ho detto vieni via, se fai la stupida torniamo in camera. L’avevo distolta. Abbiamo continuato a parlare altri cinque minuti. Poi ha fatto una piroetta e sorridendo si è allontanata. In silenzio, ha scavalcato ancora la ringhiera. Ho provato ad andarle dietro di nuovo ma aveva oltrepassato un muretto, non la vedevo più, e poi ho paura del vuoto»”.

La ragazza era piena di vita:

“«Frequentava una scuola di danza, faceva climbing con i genitori. Agile, coraggiosa, non aveva paura di niente. Piena di belle idee. Stava leggendo un libro che le avevo dato, “La Comunità luogo del perdono e della festa” di Jean Vanier, mi traduceva un terzo di pagina ogni pomeriggio e ne discutevamo. Una brava ragazza: veniva da un mese di successi nello studio»”.

E il cugino ribadisce che Magdalena non aveva bevuto:

“«Era sobria», ripete il cugino che aveva trascorso la serata con lei, gli aveva chiesto di accompagnarla a vedere Roma al tramonto, al Gianicolo. Erano tornati alle due, saliti sul terrazzo, con l’idea a quel punto di vedere l’alba. Magdalena è poi scesa in cucina, ha preso una caraffa di vino da tavola dei frati. In quattro ore, l’hanno bevuta in due. Un po’ poco per perdere la testa  così”.

L’unica certezza, ribadisce il ragazzo, è che Magdalena non voleva uccidersi:

“«Ma una cosa è certa: non voleva uccidersi, era felice, era entrata alla facoltà di Architettura a Berlino, le avevano appena trovato una casa tutta per lei»”.