Ulli Mair sparita, è quella dei sex toys uber alles e della secessione del Sud Tirolo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Marzo 2014 - 15:04 OLTRE 6 MESI FA
Ulli Mair

Ulli Mair

BOLZANO – Un vibratore, e altri due (non meglio precisati) sex toys. Per un totale di 64,92 euro. “Tutto, a spese del consiglio provinciale di Bolzano”, come scrive l’Alto Adige.  Succede a Bolzano dove la Guardia di Finanza, come ha scritto per primo il Corriere dell’Alto Adige, ha trovato una fattura per l’acquisto dei tre oggetti erotici in un sexy shop della città in mezzo alla documentazione sequestrata ai Freiheitlichen, gruppo consiliare germanofono di estrema destra.

“Abbiamo comprato quel materiale per fare uno scherzo di compleanno ad un collega – si è giustificata la consigliere Ulli Mair  – Lui è una persona avvezza alla burla, è un mattacchione. E così, abbiamo pensato di fargli un regalo di compleanno, decisamente un po’ spinto, tutto qua”. Ancora da chiarire se il vibratore, e gli altri due non meglio precisati sex toys siano mai stati rimborsati.

Ulli Mair, amica di Haider della Lega Nord (“Ci troviamo bene con la Lega. Loro capiscono e rispettano le autonomie“), è il consigliere che sogna l’indipendenza del Sud Tirolo, nel 2013 è stata eletta al consiglio provinciale di Bolzano con 31.175 preferenze, il suo partito, Die Freiheitlichen (in italiano I Libertari) ha preso il 17%. “No agli immigrati clandestini, no alle moschee, no ai parassiti sociali” è in sintesi il programma di governo del partito. E adesso il vibratore da 25 euro, centesimo più, centesimo meno.

Uno scherzo pagato caro. Dopo le parole di Ulli è arrivata però la smentita del partito: “Le notizie non corrispondono ai fatti.Si tratterebbe di uno scontrino finito nel faldone contabile del gruppo ma senza essere utilizzato per la rendicontazione”.

Il magistrato che segue l’inchiesta Giancarlo Bramante ha precisato di non avere ancora agli atti nessuno scontrino inerente ai gadget erotici, e di non aver ricevuto alcuna comunicazione in tal senso dalla Guardia di Finanza. Lo scontrino sarebbe datato 16 maggio 2012, ma l’obbligo di rendicontazione per i gruppi consiliari è diventato obbligatorio solo nel 2013. 

Ma la Ulli Mair intanto è sparita nel nulla. Tanto che nessun giornalista riesce più a contattarla.