Varese, la piscina a forma di fallo: Rocco Siffredi vuole finanziare il restauro

Pubblicato il 10 Agosto 2011 - 17:20 OLTRE 6 MESI FA

La piscina a forma di fallo (da "La Provincia di Varese")

VARESE –  Una piscina a forma di fallo che si trova nel parco di Villa Mylius a Varese, ha trovato un testimonial d’eccezione: Rocco Soffredi. Lo stallone italiano si è infatti detto disponibile a contribuire al restauro della piscina che, malgrado la forma, viene considerata a tutti gli effetti un’opera d’arte.

Costruita negli anni’50 da Pietro Porcinai, uno dei più famosi architetti e paesaggisti nel Novecento, la vasca versa oggi in uno stato di totale abbandono a causa delle incursioni notturne dei writers e dei vandali.  Formata da due vasche tondeggianti che sfociano in un’altra dalla forma centrale fanno davvero pensare che sia stata realizzata da Porcinai con lo scopo di rappresentare un pene. Anche la servitù che lavorava a Villa Mylius negli anni’50, riferisce di una precisa richiesta del committente sulle fattezze della piscina, che sarebbe servita per stupire una giovane e famosissima attrice dell’epoca.

Ora, per salaguardare questa curiosa opera d’arte scende in campo il Rocco nazionale che spiega di essere lieto di poterne promuovere il restauro. “Già ci sono affezionato, anche se non l’ho mai vista. Mi chiamano Mister 25 e sento di avere molto in comune con questa piscina, anche se i suoi venticinque sono metri e non centimetri di lunghezza. Abbiamo entrambe un indiscusso primato Italiano e sarebbe un peccato lasciare che il tempo la distrugga solo perché a qualcuno potrebbe non piacere il richiamo della sua forma”.

“Il fatto stesso che un’importante architetto l’abbia realizzata e un nobile committente finanziata – aggiunge Siffredi – la rendono degna di considerazione, a prescindere dalla sua forma. Credo, inoltre, che chi ha commissionato la piscina fosse una persona avanti anni luce rispetto a chi adesso potrebbe opporsi al suo restauro”.

“Se l’obiezione fosse che ci sono opere più importanti per la città che hanno la precedenza, sarei d’accordissimo – continua il porno attore. – Se le opposizioni al restauro di un’opera d’arte riguardano, invece, il richiamo della sua forma all’organo genitale maschile, allora credo che sia proprio per colpa di questo genere di persone che il Paese sta andando a rotoli”.

Rocco sarebbe davvero onorato di spendersi in prima persona anche per impedire che l’opera di Porcinai non vada perduta. “Mi rendo da subito disponibile per promuovere una raccolta fondi – conferma Rocco – Parteciperei volentieri ad un evento a Varese destinato a trovare dei finanziatori con una mentalità sufficientemente aperta da riconoscere il valore artistico della piscina e l’importanza del suo restauro”.