La Bundesbank si mette di traverso: no ai “falsi incentivi” di Draghi

Pubblicato il 27 Luglio 2012 - 13:21 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – La Banca centrale tedesca si mette di traverso e dice no. No a Mario Draghi, no al “fare di tutto per salvare” l’euro se quel tutto comporta acquisto dei titoli di stato dei paesi sotto attacco da parte della Bce. Per quella missione, è la posizione della Bundesbank, basta il Fondo salva stati. Che, però, è l’altro ripetuto no tedesco, non deve avere licenza  bancaria, quella che consentirebbe di partire subito o quasi con gli aiuti alle banche spagnole.  Quanto all’ipotesi di far comprare i titoli dalla Bce, per la banca centrale tedesca, si tratterebbe solo di un modo per creare “falsi incentivi” senza aggredire il problema del debito.

Così il giorno dopo le parole di Draghi che hanno per un giorno allentato la pressione su Borse e spread, sui mercati tornano di nuovo i dubbi e i segni negativi. Perché senza l’intervento diretto della Banca Centrale Europea la situazione torna la stessa di due giorni fa e soprattutto torna la certezza che la Germania, al contrario di Draghi, per salvare l’Euro non è disposta a tutto.

Del resto in Germania la bocciatura delle parole di Draghi era stata quasi unanime, almeno a livello di stampa. Per quella progressista della “Sueddeutsche Zeitung” il piano Draghi è debole perché non risolve nessun problema. Ancora più duri i giornali conservatori come la Frankfurter Allgemeine secondo cui “la crisi del debito non verrebbe risolta, poichè questo possono farlo solo gli Stati se mettono ordine nei loro bilanci e rendono più competitive le loro economie”. C’è anche chi dice che se la Bce compra i bond passa la pressione e anche la voglia di riforme. Come a dire: meglio tenere Italia, Spagna e Grecia con la corda al collo altrimenti non cambieranno mai e ricominceranno con la politica della spesa facile.