Germania al buio e senza gas: il piano (fallito) di Putin per chiudere la filiale tedesca di Gazprom

Il Cremlino voleva scatenare una reazione di piazza tra i tedeschi e sabotare il sostegno a Kiev.

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Dicembre 2023 - 16:37
il premier tedesco olaf scholz

Il premier tedesco Olaf Scholz (Ansa)

Il presidente russo Vladimir Putin voleva creare il caos energetico in Germania poco dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022, chiudendo la filiale tedesca di Gazprom e lasciando i tedeschi senza gas. Solo la rivelazione a Berlino del piano, da parte di due manager russi della stessa Gazprom Germania, permise di rispondere all’operazione.

 A sostenerlo è un’ inchiesta apparsa su Handelsblatt. Un “uomo di paglia” di Mosca avrebbe agito nella primavera del 2022 in Germania, con suoi rappresentanti, in nome della neonata società Jsc Palmary, il cui solo scopo era rilevare Gazprom Germania e tagliare l’approvvigionamento sul territorio tedesco.

I russi volevano scatenare così una reazione di piazza tra i tedeschi e sabotare il sostegno a Kiev. I due manager russi hanno però avvertito Berlino del piano. Ancora oggi queste due persone “devono temere per la loro vita” a causa della loro scelta, riporta il giornale.

In che consisteva l’operazione su Gazprom

L’operazione su Gazprom da parte russa aveva diverse debolezze, ma a inizio aprile Berlino ha dovuto ugualmente trovare subito una soluzione e rispondere al pericolo. Gazprom Germania è stata così messa sotto amministrazione fiduciaria e poi nazionalizzata dallo Stato tedesco.

L'”uomo di paglia” scelto dalla Russia era il deejay “Dmitry Five” racconta Repubblica. L’operazione, a cui lo stesso “Dmitry Five” era rimasto all’oscuro, era stata architettata direttamente dal Cremlino. 

Lo scopo era di liquidare Gazprom Germania e strozzare le forniture di gas alla prima economia europea. In questo modo si costringeva il cancelliere Olaf Scholz a tagliare gli aiuti all’Ucraina e spaccare il Vecchio continente. In questo modo si mantenevano aperte le industrie della prima economia europea e per mantenere calde le case dei tedeschi. 

Il 30 marzo i top manager di Gazprom Germania vengono convocati nel lussuoso Ritz Carlton di Berlino da cinque oscuri uomini d’affari russi che sostengono di venire nel nome del nuovo proprietario dell’azienda: si tratta per l’appunto di “Dj Dmitry”, il re dell’house music russa. 

Scrive Repubblica: “I manager quasi cadono dalla sedia. E capiscono che no, che anche se siamo alla vigilia, non è un pesce d’aprile. I russi hanno trasferito il controllo di Gazprom Germania a un oscuro deejay perché vogliono nascondere la vera proprietà, celata dietro complicati intrecci finanziari. E Dj Dmitry ha formalmente il compito di liquidare l’azienda per precipitare la Germania al freddo e al buio. I russi puntano al caos, sperano di spingere milioni di tedeschi in piazza, di mettere alle strette il governo Scholz”.

I due manager russi che hanno bloccato il piano di Putin

I due manager però non ci stanno e allertano il governo tedesco che li riceve già il giorno successivo al ministero dell’Economia. Il Governo tedesco riesce in 50 ore a scongiurare la catastrofe.

Ai due manager russi vengono garantite una scorta e la protezione più assoluta da parte dello Stato, oltre a un passaporto tedesco. L’azienda, che fino a quel momento era rimasta in mani russe, viene messa sotto amministrazione fiduciaria e poi nazionalizzata dallo Stato tedesco.