La Germania sta con la Francia: “I permessi temporanei violano Schengen”, l’Italia si tenga gli immigrati

Pubblicato il 8 Aprile 2011 - 17:47 OLTRE 6 MESI FA

foto © Roberto Monaldo / LaPresse

BERLINO – Berlino si mette al fianco di Parigi e bacchetta l’Italia per quella decisione di accordare permessi temporanei ai migranti tunisini ”contraria allo spirito di Schengen”. La Germania solleverà la questione lunedì alla riunione ministeriale Ue di Lussemburgo perché il messaggio suona più o meno così: gli immigrati ve li tenete.

Se la Lega di Umberto Bossi aveva persino ingoiato un boccone amaro accettando l’ipotesi dei permessi temporanei per i migranti tunisini, per poi però rimandare a casa i nuovi arrivati in un soffio, alla fine ci si è messo pure il governo di Angela Merkel a creare altre grane a Roma e alle manovre del ministro dell’interno Roberto Maroni.

”Noi vediamo in questa decisione presa dall’Italia una violazione dello spirito di Schengen”, ha spiegato il portavoce del ministero dell’Interno Jens Teschke aggiungendo che ci sarà un incontro tra i ministri degli Interni tedesco, Hans-Peter Friedrich e quello italiano, Roberto Maroni lunedì prossimo a Lussemburgo. Inoltre Teschke ha voluto precisare che la Germania ha accolto negli ultimi anni molte piu’ domande d’asilo di quelle accolte dall’Italia, almeno ”sei volte tanto”. Il portavoce ha poi riferito che la Germania rafforzerà i controlli agli aeroporti ed alle frontiere perché si aspetta ”un numero significativamente alto di arrivi”. ”Noi sappiamo che le autorità francesi hanno a loro volta rafforzato le loro misure di sorveglianza delle frontiere”, ha detto ancora. D’altronde, la Germania avrebbe fatto notare, che Malta sta peggio dell’Italia.

Dopo lo strappo si era tentato di ricucire tra Francia e Italia, ma il prezzo che il governo italiano potrebbe pagare rischia di essere salato. Di fatto si traduce con un sostanziale riconoscimento delle ragioni dell’Eliseo sull’interprerazione del Trattato di Schengen. Cosa cambia? Sostanzialmente nulla: l’accordo è solo sui pattugliamenti e non sui permessi dopo il vertice bilaterale Italia-Francia, che ha visto riunti questa mattina attorno al tavolo della prefettura di Milano il Ministro Roberto Maroni e il suo omolgo francece Claude Guenat: la Francia continuerà a respingere gli immigrati che non rispettano i principi sanciti dall’art.5 del Trattato di Schengen, vale a dire l’essere in possesso di documenti validi e soprattutto di risorse economiche sufficienti per il proprio sostentamento.

Non cambia niente per gli immigrati che non soddisfano questi requisiti: saranno tutti respinti anche se in possesso di permesso di soggiorno temporaneo rilasciati dal governo italiano. ”Entambi i paesi sono d’accordo sulla necessita’ di rispettare le regole di Schengen. I permessi di soggiorno temporanei danno la possibilità della libera circolazione, ma sempre nel rispetto dell’articolo 5 che prevede il possesso di risorse finanziarie e di documenti validi. Spetta poi ad ogni paese verificare questi criteri”, ha spiegato il ministro dell’Interno francese Claude Gueant.

Maroni ha spiegato, ”sulla base delle regole esistenti le autorità francesi sono libere di verificare i presupposti e, in un rapporto di leale collaborazione, tutti i presupposti possono essere risolti”. La parola ”accordo” c’è, però non passa inosservato il passo indietro del governo italiano di fronte a una posizione francese che di fatto non è arretrata di un millimetro.

Roma riesce comunque a incassare dall’Eliseo la promessa di mettere a punto una ”azione comune” basata in particolare sul ”pattugliamento congiunto” delle coste del Nord Africa, in particolare quelle della Tunisia. ”Abbiamo concordato – ha detto Maroni – sulla necessità di sviluppare un’azione comune tra Italia e Francia” ma soprattutto ”abbiamo deciso di costituire un gruppo di lavoro congiunto per bloccare le partenze dei clandestini dalla Tunisia”.

Previsto anche l’avvio di un ”pattugliamento congiunto aereo e navale delle coste del Nord Africa”, il tutto mentre ”stiamo studiando congiuntamente dei programmi di rimpatrio volontario agli immigrati a cui viene dato il permesso di soggiorno temporaneo con il sostegno dell’Unione europea”. Resta sullo sfondo la necessita’ di piano d’azione da mettere a punto a livello europeo: ”L’Italia non può essere lasciata da sola, i problemi che stiamo fronteggiando li vogliamo risolvere nello spirito della solidarietà europea”, ha ribadito Maroni pronto a rilanciare la questione sul tavolo del vertice dei Ministri degli Interni europei che si riuniranno lunedi’ a Lussemburgo. L’obiettivo italo-francese è quello di ”creare una cooperazione europea – sono sempre parola di Maroni – sotto l’egida di una cooperazione forte tra Italia e Francia”. Un traguardo ambizioso ma raggiungibile anche secondo il ministro dell’Interno dell’Eliseo: ”Lunedì- ha detto Gueant – andremo a Lussemburgo con posizioni comuni perché è stato fatto un buon lavoro”.