Lo schianto aereo in cui morì Kaczynski “fu causato dai russi”: le accuse del governo polacco

Pubblicato il 18 Gennaio 2011 - 20:19 OLTRE 6 MESI FA

La Polonia accusa i dipendenti russi dell’aeroporto di Smolensk per lo schianto dell’aereo in cui morirono il presidente Lech Kaczynski e altre 95 persone. L’incidente è avvenuto il 10 aprile durante l’atterraggio nell’aeroporto russo.

Ma i piloti polacchi “sono stati tratti in errore dai controllori della torre dello scalo russo”: è quanto ha indicato a Varsavia la commissione polacca che indaga sulle cause dell’ incidente, presieduta del ministro degli interni Jerzy Miller. A questa conclusione, la commissione è arrivata dopo l’esame della dinamica della sciagura e la pubblicazione delle registrazioni dei colloqui fra la torre di controllo russa e i piloti dell’aereo e fra la torre e i dirigenti militari a Mosca. A quanto indicato, i controllori non hanno corretto la rotta dell’aereo che era sbagliata rispetto alla pista atterraggio.

A quanto precisato oggi a Varsavia, i militari russi presenti nella torre di controllo all’aeroporto di Smolensk non corressero la posizione del Tupolev 154 con il presidente polacco Lech Kaczynski a bordo mentre stava compiendo l’operazione di atterraggio. Qualche minuto prima dell’incidente, l’aereo era fuori delle coordinate della pista: ”Si trovava 130 metri troppo in alto e 80 metri fuori di lato” rispetto alla pista di atterraggio.

La torre di controllo, invece, aveva riferito ai piloti polacchi che il loro aereo si trovava nella posizione corretta per atterrare, dando loro quindi una rotta sbagliata. Gli operatori della torre di controllo russa ”hanno compiuto diversi errori”, ha detto il colonnello Miroslaw Krohowski dell’ aviazione polacca, aggiungendo che essi erano anche ”al limite psicologico delle loro capacita”’ per lo stress.