Migranti e Costituzione: scontro a Londra fra premier e Lord dovrebbe: ecco come funziona il sistema bicamerale

Migranti e Costituzione: scontro a Londra fra primo ministro e Camera dei Lord dovrebbe: ecco come funziona il sistema bicamerale fuori d'Italia

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 21 Gennaio 2024 - 19:19
Migranti e Costituzione: scontro a Londra fra premier e Lord dovrebbe: ecco come funziona il sistema bicamerale

Migranti e Costituzione: scontro a Londra fra premier e Lord dovrebbe: ecco come funziona il sistema bicamerale

Migranti e Costituzione: lo scontro che si è aperto in Gran Bretagna fra il primo ministro e la Camera dei Lord dovrebbe offrire spunto a studiosi e politici su come funziona il sistema bicamerale fuori d’Italia.

E anche su come vanno le cose in una democrazia dove il leader del partito che vince le elezioni diventa primo ministro. Lo illustra bene The Independent.

Rishi Sunak si appresta a una battaglia titanica contro i Lord per il disegno di legge sul Rwanda

Il Primo Ministro inglese Rishi Sunak si prepara ad affrontare la dura opposizione dei Lord contro la sua legge di punta sul Rwanda. Opposizione che potrebbe bloccare la sua volontà di far decollare i primi aerei con gli immigrati clandestini entro la primavera.

Il programma di Sunak prevede la deportazione in Rwanda dei migranti che attraversano la Manica su piccole imbarcazioni, invece che autorizzarli a richiedere asilo nel Regno Unito.

Sunak ha rivolto un appello non raccolto affinché quella che lui definisce la volontà del popolo non venga frustrata, sostenendo che il suo controverso piano di rimpatrio è una priorità nazionale. Rivolgendosi alla Camera ha sostenuto che è giunto il momento di approvare questa legge.

Alex Carlile, Barone Carlile di Berriew, avvocato di grande fama e prestigio, membro trasversale della Camera dei Lord, leader di opposizione, ha denunciato la legge come un passo verso il totalitarismo, accusando i ministri di cercare di porsi al di sopra della legge e avvertendo che l’integrità del sistema legale inglese è messa in discussione dalle dispute politiche interne al Partito Conservatore.

La battaglia di Sunak per far passare il suo osteggiatissimo piano contro le piccole imbarcazioni di migranti che sbarcano sulle coste britanniche, arriva mentre YouGov pubblica un nuovo sondaggio sulle intenzioni di voto dal quale si evince che il sostegno ai conservatori è al livello più basso anche rispetto agli ultimi giorni di Liz Truss a Downing Street. Appena il 10% degli elettori sotto i 50 anni dicono che sosterrebbero il partito.

Nei giorni scorsi il governo di Sunak è riuscito dopo ore di dibattito a far passare di stretta misura la legge denominata Safety of Rwanda Bill che prevede di deportare gli immigrati illegali che sbarcano sulle coste inglesi in Rwanda senza possibilità di ritorno.

Durante una conferenza stampa organizzata a Downing Street giovedì mattina, Sunak si è rifiutato però di impegnarsi pubblicamente su una tempistica e di rivolgere la domanda al Partito Laburista e alla Camera dei Lord. Ha dichiarato inoltre di essere pronto a ignorare quanto decretato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.

Sunak sta cercando di mantenere in vita il programma nonostante la Corte Suprema ne abbia decretato l’illegittimità.

Dopo la conferenza stampa, Lord Carlile ha definito la legge come eccezionalmente maligna ed ha affermato che sarebbe legittimo che i parlamentari si assicurassero che non danneggiasse la reputazione delle grandi giurisdizioni britanniche in tutto il mondo, cosa che questa legge farà se verrà approvata nella sua forma attuale.

Ha sostenuto i parlamentari laddove volessero rinviare la legge ai Comuni mettendo in atto un processo conosciuto con il nome di “ping pong parlamentare”. Ha inoltre affermato che dovrebbero darlo ripetutamente laddove ritenuto necessario.

L’avvocato ha poi chiarito che i Lord non hanno il compito di far naufragare le proposte di legge che provengono dalla Camera dei Comuni. Hanno, invece, il compito di cercare di farle funzionare, sempreché ovviamente siano in linea con le leggi del Regno Unito perché, diversamente, alcuni potrebbero considerare l’idea del boicottaggio.

La legge ora deve passare alla Camera dei Lord e a questo proposito l’ex ministro delle pensioni Ros Altmann, membro della stessa camera, ha dichiarato all’Independent che sarebbe inopportuno ogni tentativo di Sunak di cercare di farla passare attraverso i Lord e che non vogliono neppure sentire quello che il premier ha da dire.

L’ex bambino rifugiato e deputato laburista Alf Dubs, sempre all’Independent, ha dichiarato che le esortazioni del Primo Ministro ai Lord sono oltraggiose.

Lord Dubs ha definito Sunak politicamente analfabeta per aver esercitato pressioni sui parlamentari, aggiungendo che non si tratta di una questione di politica di partito ma di principi costituzionali fondamentali. Sulle dichiarazioni poi di Sunak sulla presunta volontà popolare, afferma che è una formula alla quale ricorrono i politici in difficoltà.

Dichiarazione anche contestata dall’organo di controllo delle statistiche del Regno Unito che ha criticato il Premier per la sua ripetuta affermazione falsa di aver azzerato gli arretrati in materia di asilo e ha avvertito che questo potrebbe erodere la fiducia nel governo.

Il Primo Ministro è stato accusato di aver mentito sulla materia migranti nonostante i dati mostrassero che quasi 100.000 erano ancora in attesa di una decisione.

Il guru dei sondaggi, John Curtice, ha avvertito Sunak che alle prossime elezioni gli elettori saranno probabilmente più preoccupati dello stato dell’economia e del costo della vita piuttosto che dell’immigrazione.