L’Olanda, altra vittima della crisi: si dimette il premier

Pubblicato il 23 Aprile 2012 - 13:58 OLTRE 6 MESI FA

AMSTERDAM – Anche l’Olanda trema, proprio nelle stesse ore in cui in Francia il primo turno elettorale fa già prefigurare un prossimo cambio d’aria. Lo spread non ama i cambiamenti bruschi: in poche ore il governo olandese è andato in crisi e in Francia François Hollande, il socialista, si è aggiudicato il primo turno delle presidenziali. Risultato: le Borse europee fanno registrare forti perdite. Cosa è successo ad Amsterdam? Il premier olandese Mark Rutte lunedì presenta le dimissioni del suo governo alla regina Beatrice dopo che il partito populista xenofobo di Geert Wilders ha ritirato il suo fondamentale appoggio esterno all’esecutivo a causa del mancato accordo sulle misure di risanamento dei conti pubblici.

Wilders, all’ultimo momento, ha deciso di ritirare il suo fondamentale appoggio alla coalizione di governo (di minoranza) formata dai liberali del Vvd e dai democristiani del Cda. Pomo della discordia: le misure da adottare per tagliare le spese di 16 miliardi di euro e riportare dall’attuale 4,7% a sotto il 3%, come richiesto dalle regole Ue, il rapporto deficit-Pil entro il 2013. Eppure l’accordo sembrava ormai raggiunto. Dopo lunghe e complesse trattative cominciate il 5 marzo scorso tra i leader dei tre partiti, come ha detto il premier in una conferenza stampa, il negoziato era ormai alle battute finali. Rutte ha accusato Wilder di mancanza di coraggio politico. ”All’ultimo momento – ha detto – Wilders ha avuto paura delle conseguenze dell’accordo. Ecco perché ora siamo a mani vuote. A questo punto – ha aggiunto il premier – è evidente che lo scenario più probabile è quello delle elezioni anticipate”. E’ stata la crisi quindi a fare un’altra vittima, politicamente parlando. E la crisi olandese si allarga ai Paesi più deboli: lo spread di Spagna e Italia è arrivato sopra quota 400.