La Russia vara il suo “processo breve”

Pubblicato il 3 Maggio 2010 - 17:19 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi e Dimitri Medvedev

La Russia ha il suo processo breve. Il presidente Dimitri Medvedev, infatti, ha firmato una legge federale che prevede la possibilità di chiedere un risarcimento per gli imputati i cui processi durino più di tre anni.  Rispetto alla proposta del governo Berlusconi, quindi, invece di far decadere i processi ritenuti troppo lunghi, in Russia ci si accontenta di risarcire gli imputati.

All’origine della legge c’è la lentezza della burocrazia russa che, con i suoi tempi tradizionalmente lunghi (dagli zar all’Urss), ha causato una serie di ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

L’entità del risarcimento non è stabilita dalla legge e verrà deciso, volta per volta, dal tribunale arbitrale o dal tribunale ordinario a seconda della fase processuale in cui si è verificato lo stallo del procedimento. I cittadini alla sbarra, quindi, avranno diritto di chiedere ai magistrati di accelerare i tempi dei processi che li riguardano.

A seconda delle responsabilità accertate le sanzioni incideranno a livello di bilancio federale, regionale o locale. La norma, secondo Pavel Krasheninnikov, uno dei responsabili della legislazione processuale, costringerà i funzionari di polizia, giudici e funzionari ad attenersi più coscienziosamente ai loro doveri.

La legge federale sul “risarcimento per violazione del diritto a un processo entro un termine ragionevole” entrerà in vigore il 4 maggio 2010.