Di Pietro: “Berlusconi a casa prima che ci scappi il morto”

Pubblicato il 21 Settembre 2011 - 15:43 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Antonio Di Pietro evoca scenari foschi: “Mandiamo a casa questo governo, prima che ci scappi il morto”. Sul suo blog il leader Idv scrive: “Il governo ha una grande responsabilità politica di un governo che non ha più nulla da dire o da dare e che, chiuso nel suo bunker, pensa di poter ancora governare il Paese mentre nel Paese sta sbocciando la rivolta sociale. Prima che ci scappi il morto, mandiamo a casa questo governo”. Di Pietro aspetta domani, 22 settembre, come la giornata decisiva: ”Il governo e la sua maggioranza parlamentare non ci sono più. Domani sarà la cartina di tornasole per verificare se in Parlamento c’è ancora qualche parlamentare di maggioranza che ha un po’ di dignità e di onore”. Lo scrive sul suo blog il presidente dell’Italia dei Valori.

”Domani avremo a che fare con la richiesta di una misura cautelare, cioè mandare in carcere l’on. Milanese. E’ agli atti che non v’è alcun fumus persecutionis, né alcun intento persecutorio. Lo ha dimostrato ancora ieri il gip di Napoli, dicendo che, a seguito delle ulteriori indagini svolte, si è accertato che le dazioni di pagamento sarebbero avvenute a Roma e che, quindi, è Roma la Procura competente. Domani però si rischia che la decisione del Parlamento venga assunta non per motivi di legge ma per motivi politici: ‘Siccome sei un parlamentare, noi non diamo l’autorizzazione all’arresto’ ”.

”Il problema, come vedete, non è solo Milanese. Il problema – rileva Di Pietro – è la degenerazione di questo Parlamento, di questa maggioranza parlamentare e del suo governo che, mentre il mondo brucia, mentre l’Italia va a pezzi, mentre il Paese ha bisogno di interventi urgenti in materia economica, sociale, di rilancio della produzione industriale e di diritti civili, tiene impegnato il Parlamento per dire no all’arresto di un deputato accusato di essersi macchiato di gravi reati”.