Grillo: “Tagli? Cominciamo da Napolitano. Equitalia chiuda subito”

Pubblicato il 17 Maggio 2012 - 19:13 OLTRE 6 MESI FA

COMACCHIO (FERRARA) – Il quirinale costa quanto Buckingham Palace, grida Beppe Grillo alla piazza di Comacchio, intervenuto a sostegno del candidato sindaco del Movimento 5 stelle, che al ballottaggio di domenica prossima si scontrerà con l’esponente di centrosinistra. Di fronte all’attuale crisi e alle difficoltà di bilancio ”si cominci dall’alto a tagliare – ha chiesto Grillo –  tagliare i rimborsi elettorali, ai giornali. Si comincino a recuperare i soldi dell’evasione fiscale, 98 miliardi di euro, con i quali si potrebbero pagare le piccole e medie imprese ed evitare i suicidi”. “Nessuno deve rimanere indietro – ha osservato – i sacrifici li facciano tutti”. Per i risparmi, ”iniziamo dall’alto, dal Quirinale, dalle Camere. I politici diventino persone normali come i politici negli altri paesi”. Poi si toglie qualche sassolino: “Il presidente della Repubblica non ha visto il boom? E allora io dico: Monti cominci dall’alto a tagliare. 240 milioni di euro ci costa il Quirinale, quattro volte Buckingham Palace». Poi continua: «La Camera costa un miliardo e mezzo all’anno, cominciamo da lì e dai rimborsi elettorali». «Se il Paese deve fare sacrifici, questi devono essere fatti da tutti o da nessuno”.

Con la solita verve, Grillo non fa sconti a nessuno: “Ai ballottaggi il Pdl dice di votare per noi? E’ una presa per il culo – dice senza mezzi termini – nessun partito si può permettere di dire cosa votare: non c’è l’usucapione del voto”.  A proposito di Umberto Bossi, il leader di M5S è poi tornato alla carica all’insegna dell’antipolitica: “Bossi è entrato nel sistema e si è sciolto anche lui dentro”. I politici, aggiunge, ”hanno spolpato, tutti, questo Paese da 20 anni”.  Riferendosi alle vicende della Lega, Grillo ha poi aggiunto che ”ci stanno frantumando veramente i genitali con questi figli, il Trota, il non Trota, i cinque mila euro, quando tutti sono entrati in un sistema, compresa la Lega”. Parlando davanti ad una piazza gremita, Grillo si è rivolto anche a D’Alema: “Mi ha detto che sembro Bossi prima maniera misto al Gabibbo: Bossi – ha proseguito – era un combattente all’inizio, con le braghe di gabardine, aveva la canottiera e gridava ‘Berlusconi ladro, Berlusconi dove hai preso i soldi, Berlusconi mafioso’. Poi – ha concluso – e’ entrato nel sistema e si e’ sciolto anche lui dentro”.

”Equitalia va chiusa domani mattina: va chiusa. E’ un ente sanzionatorio che non ha niente a che fare con l’erario”. A giudizio di Grillo, riferendosi ai casi in cui sono stati fatti pignoramenti sulle abitazioni, “la casa non deve essere presa più a nessuno, deve essere impignorabile. Vediamo di aiutare e non di ammazzare, un’impresa che chiude e’ un crimine contro l’umanita’, Equitalia – ha suggerito – deve finanziare un’azienda, non farla chiudere”.

E sulle parole del presidente del Consiglio Mario monti che ha definito le parole come pietre, Grillo rilancia: ”Le parole sono pietre, di più, sono macigni enormi che vi seppelliranno”.  Rivolgendosi ai politici, Grillo ha poi aggiunto: ”avete parole che non hanno più senso, state vendendo la democrazia in cambio dello spread. Tecnici che chiamano supertecnici e poi – ha concluso – ci chiedono dove si puo’ risparmiare” comunicandolo online. ”Hanno chiamato i super tecnici, Rigor Montis, che era consulente di Cirino Pomicino quando era ministro del Bilancio”, prosegue il comico commentando la scelta di un governo tecnico per guidare l’Italia. ”Hanno chiamato i bocconiani – ha detto – quelli che dicevano che la crisi era alle spalle e si vedeva la luce in fondo al tunnel”.