Barca tra Bersani-Renzi: “Pd-sinistra unite, ma io non segretario”

Pubblicato il 7 Aprile 2013 - 17:20| Aggiornato il 20 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il ministro Fabrizio Barca scende in campo per il Pd ma chiarisce: “Non ambisco a fare il segretario” e “non sono contro Renzi” ma “ambisco a far parte del gruppo dirigente”. Durante il programma di Lucia Annunziata “In mezz’ora” e annuncia che la prossima settimana presenterà la sua “memoria”, ovvero l’agenda. Un sasso. quello di Barca, lanciato in uno stagno agitatissimo, quello del Pd.

 

Il Pd, la sinistra e Sel hanno bisogno di fare squadra, non ovviamente a costo di un compromesso, non se non c’è un ‘sentimento’ di squadra”, ha spiegato. “Serve il superamento di due cose: l’idea tecnocratica, cioè pensare che ‘il cosa fare’ lo sappiano 15-20 persone, e l’altra secondo la quale ‘ormai siamo in un mondo in cui tutti sanno cosa fare e veniamo convocati tutti davanti al computer e basta fare un referendum’. Si tratta di due visioni sbagliate”.

Su Renzi dice: ”Non avendo ancora detto sul piano politico le mie intenzioni in modo articolato, mi sembra pretenzioso dire” che sono antagonista.

Annunciando poi la presentazione della sua agenda, Barca dice: ‘Può darsi che io stia sbagliando, che sia un utopista, ma penso che sia estremamente utile un partito che sia di mobilitazione cognitiva.

La proposta del ministro Barca di una mobilitazione cognitiva significa ”un partito in cui le persone si incontrano e mettono in comune le idee per risolvere i problemi”.