“Stop tasse. Monti, Alfano: ascoltateci”. Sindaci Pdl lombardi in piazza

Pubblicato il 12 Maggio 2012 - 15:21 OLTRE 6 MESI FA

MONZA – ”Basta tasse” e’ lo striscione dietro cui hanno sfilato il 12 maggio una cinquantina di sindaci lombardi del Pdl a Monza per lanciare un messaggio al governo e in vista del ballottaggio ribadire che il partito e’ ”leale” con il governo ma non votera’ provvedimenti che non ritiene giusti. I sindaci hanno poi scritto una lettera al premier Mario Monti e ad Angelino Alfano chiedendo di essere ascoltati.  Chiedono di rivedere l’Imu (cancellandola almeno per la prima casa) e il patto di stabilita’ e soprattutto di essere ascoltati. A Monti, in particolare, chiedono di sostenere la proposta del Pdl di compensare i debiti e i crediti con la pubblica amministrazione e di applicare la legge sul federalismo.

LETTERA A MONTI ED ALFANO – I sindaci della Lombardia che il 12 maggio hanno partecipato alla manifestazione del Pdl a Monza per far sentire la loro voce hanno inviato una lettera al segretario del partito Angelino Alfano e una al presidente del Consiglio Mario Monti. ”Le chiediamo – concludono la lettera – di darci ascolto, e solo cosi’, solo ascoltando i nostri suggerimenti e le nostre proposte, trovera’ le soluzioni per assicurare la tenuta sociale e salvare il Paese”.

Ad Alfano, invece, propongono di ridurre il numero di parlamentari, il finanziamento ai partiti, di cambiare la legge elettorale, accorpare le Province, mettere un tetto a stipendi e pensioni dei dirigenti pubblici e di semplificare la burocrazia. ”Grazie per il tuo impegno – scrivono -, prosegui sulla strada del rinnovamento e nella costruzione di un partito di gente per bene, predisponendo un progetto per il Popolo della Liberta’ che rinnovi le grandi speranze per un’Italia migliore di cui Silvio Berlusconi e’ tuttora testimone”.    Il coordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani, ha riassunto il contenuto delle lettere spiegando il motivo dell’ incontro di oggi, aggiungendo anche un’altra proposta: permettere ai Comuni di mettere parte del personale in mobilita’.

IL CORTEO – A tenere il cartellone era il candidato sindaco di Monza Andrea Mandelli, dietro di lui i sindaci in fila per tre con la fascia tricolore hanno camminato fino al teatro Villoresi, dove ha chiuso la campagna elettorale lo scorso 5 maggio la Lega Nord con Umberto Bossi e dove oggi sono saliti sul palco fra gli altri il coordinatore regionale Mario Mantovani e la vicecoordinatrice Viviana Beccalossi, e vari sindaci, da quello di Pavia a quello di Magenta.

Anche Mariastella Gelmini ha sottolineato che ”aumentare eccessivamente le tasse porta alla recessione” e per questo il partito ha chiesto ai sindaci di tenere bassissima l’Imu e si battera’ per non aumentare l’iva. E la riunione di oggi serve per ribadirlo.

Anche il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, ha rivendicato che ”si deve fare una battaglia politica forte per ridurre le tasse”, per ”tagliare la spesa vendendo il patrimonio pubblico dello Stato”, soprattutto immobiliare. E sull’Imu ha sottolineato che non dovrebbe essere pagata da chi possiede una casa ”solo nominalmente”, cioe’ da chi deve pagare un mutuo.

Ancora piu’ esplicito il coordinatore nazionale del partito Ignazio La Russa. ”Quando torneremo al governo – ha detto – la prima cosa sara’ togliere la tassa sulla prima casa”. Per ora pero’ non si parla di far cadere Mario Monti.

”Non abbiamo intenzione di votare a ottobre – ha spiegato -. Vogliamo essere leali” pero’ ”quando ci sono provvedimenti che vanno nella direzione opposta rispetto ad aiutare gli italiani ad uscire dalla crisi abbiamo il dovere di cercare di migliorarli e se non vengono migliorati abbiamo il dovere di non essere complici”. Piu’ che appoggio critico Mariastella Gelmini preferisce l’aggettivo costruttivo”.