Battibecco a Porta a Porta, Fini a Vespa: “Mi offende”, e lui: “Ce l’ha con me”

Pubblicato il 3 Marzo 2011 - 19:15| Aggiornato il 4 Marzo 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Breve scambio di battute al vetriolo tra il presidente della Camera Gianfranco Fini e Bruno Vespa in occasione della registrazione di Porta a Porta. ”E’ noto che lei sia informato su quello che fa Berlusconi” dice Fini rispondendo al giornalista che gli fa notare come la norma transitoria sul processo breve consenta comunque alle parti lese di procedere civilmente. ”Non ho alcuna informazione, sono cose che leggo sui giornali così come leggo che le intercettazioni in altri Paesi non sono consentite come qui da noi” risponde Bruno Vespa e Fini replica: ”Lei dovrebbe chiedere al presidente Berlusconi, che frequenta, per quale motivo ha detto no alla proposta Bongiorno che andava proprio in questa direzione”.

Un’altra punzecchiatura arriva per un misunderstanding quando Bruno Vespa chiede al presidente della Camera se Fli possa sostenere sindaci del centrodestra alle amministrative, ”lei offende la mia intelligenza” risponde Fini spiegando che da parte sua non ci sono preclusioni interrotto, tuttavia, dal giornalista che commenta: ”Questo mi fa piacere” alludendo ovviamente al fatto che da parte di Fli non ci siano preclusioni e non all’offesa nei confronti dell’intelligenza di Fini.

Il clima di ‘tensione’ in trasmissione è continuato anche dopo l’intervento di Fini, quando Italo Bocchino, braccio destro di Fini, ha commentato un servizio sulla ‘diaspora’ in Fli. ”Non mi pronuncio sulla faziosità del servizio. Neanche Bonaiuti avrebbe fatto di meglio” ha detto. ”Cosa c’è che non va?” ha chiesto Bruno Vespa e Bocchino: ”Sembra che Fli stia scomparendo”.

”Mi dispiace molto, con Fini c’è sempre stato un rapporto cordialissimo che si è guastato per un servizio doveroso” sul caso Montecarlo. Così il direttore e conduttore di Porta a Porta commenta il ‘duello’ con Fini. E aggiunge a proposito delle punzecchiature di Fini sulla sua vicinanza con il premier: ”Io Berlusconi non lo frequento: l’ho invitato alle presentazioni dei miei libri e, come sapete, ad una cena dove ho invitato anche Fini che non è venuto”.

”Fini ce l’ha con Porta a Porta da quando, dall’autunno scorso, noi abbiamo trasmesso un servizio su Montecarlo della nostra esperta di ‘teste coronate”’. Vespa ricorda che a Montecarlo la giornalista ”aveva incontrato in una cena il vicino di casa di Tulliani che l’aveva invitata a vedere la sua casa. Nella stessa cena – continua però Vespa – c’erano tante persone che avevano detto cose ‘impegnative’ sul caso Montecarlo ma che noi non abbiamo riportato nel servizio”. ”Tra questi c’era uno che aveva detto di aver visto una persona che assomigliava alla signora Tulliani”, ricorda ancora Vespa precisando tuttavia di aver chiamato il portavoce di Fini, di avergli raccontato la vicenda e di aver anche chiesto se volevano la presenza di un avvocato.

”Ci e’ stato detto che non c’era bisogno, poi Giuseppe Consolo ha fatto una garbata smentita che noi abbiamo trasmesso. Da allora però nasce il gelo”. Mi dispiace, ripete Vespa, ”perché dal momento in cui Fini ha accettato l’invito di oggi pensavo che la vicenda fosse chiarita. Vicenda, peraltro, che io dal punto di vista professionale rivendico perché non mi posso pentire di aver fatto quel pezzo e, anzi, non abbiamo mandato in onda altro perché ci sembrava scorretto”. Detto questo, secondo Bruno Vespa non c’è stato alcuno scontro, semmai un siparietto e anche con Italo Bocchino ”i rapporti sono cordiali. Se guardate poi le presenze di Fli a Porta a Porta vedrete che sono superiori a quelle dell’Udc”. Anche per questo, conclude Vespa, ”non c’è ragione di fare alcuna telefonata riconciliatoria”.