Beppe Grillo, 3 cose orribili: indagato, droga, Di Maio gay

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Settembre 2016 - 10:33 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo, gaffe ("Diranno che Di Maio è gay"): rabbia social

Beppe Grillo, gaffe (“Diranno che Di Maio è gay”): rabbia social

ROMA – Beppe Grillo, gaffe (“Diranno che Di Maio è gay”): rabbia social. Sul palco di Nettuno, arringando la folla grillina, Beppe Grillo, come spesso accade, ha tirato fuori una battuta delle sue per commentare il momento romano e la sensazione di accerchiamento da parte del “sistema”: “Mi aspettavo molto di più – ha, infatti, detto il leader grillino – un avviso di garanzia a me, 5 chili di cocaina nella macchina e finalmente la scoperta che lui (indicando Luigi Di Maio, ndr) è omosessuale”.

Battutaccia che strappa l’applauso convinto della platea, ma incassa una valanga di critiche sulla rete: non è piaciuto l’accostamento di una scelta sessuale a comportamenti devianti se non illeciti meritevoli di denigrazione, scherno o riprovazione sociale. Certo Grillo nel video lo si sente chiaramente aggiungere “non ci sarebbe niente di male”, riferito al “Di Maio gay”, ma per molti quelle mani avanti costituiscono un’aggravante, una giustificazione pelosa.

I rapporti tra la comunità Lgbt e il sessantottenne leader 5 Stelle sono stati sempre improntati a una certa diffidenza, se non ostilità. “Che Grillo non avesse mai avuto una grande simpatia per il mondo omosessuale è cosa nota. Non lo è solo dal viscido comportamento dei Cinque Stelle durante l’approvazione della legge sulle unioni civili, ma soprattutto dalle parole offensive espresse da Grillo in persona – fa notare su Facebook Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia – Basti solamente ricordare quando, cinque anni or sono in un comizio a Bologna, si rivolse a Vendola dicendo ‘At salut, buson’. Questa volta a Nettuno, pur usando un tono scherzoso, Beppe Grillo è andato oltre, mettendo sullo stesso piano uno spacciatore con un omosessuale. Un chiaro segno di una perversione mentale, che lascia poco spazio alle giustificazioni verbali”.

Su Twitter, dopo il comizio, si susseguono i cinguettii infuriati: «’Mi aspettavo che per attaccarci scoprissero che di Maio è omosessuale’, dice Grillo. Negro ed ebreo no?», chiede Matteo Flora. «Che brutta la battuta di Grillo su Di Maio omosessuale. Poi le associazioni Glbt si stupiscono perché la Raggi non risponde alle lettere», osserva l’utente Pantalaimon83. Dario Ballini, che è anche militante dem, è caustico: «Caro #Grillo, hai usato l’essere gay come paragone di scandalo. Guarda, da gay, se mi dessero del grillino mi offenderei molto di più». Per Massimo Ricciuti, «la battuta di Grillo sui gay è il sintomo della vera natura fascistoide dei Cinque stelle e anche del fatto che dopo #Roma hanno perso la testa». Qualcuno non si lascia scappare una battuta sull’email che Di Maio non avrebbe compreso (relativamente alle indagini della Procura su Paola Muraro, assessore all’ambiente scelto dalla Raggi): «Ma, quindi, per capire: per #Grillo essere omosessuale è molto più grave che essere così idioti da non riuscire a leggere una email?», chiede ironico Marcello Struzzo. «Per #Grillo se Di Maio fosse omosessuale conterebbe meno», fa notare ConteZero76. (Marco Pasqua, Il Messaggero)