Berlusconi chiama Bossi: il Senatur fa rispondere Renzo

Pubblicato il 25 Agosto 2011 - 21:36| Aggiornato il 26 Agosto 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Silvio chiama Umberto, ma risponde Renzo. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, riferiscono fonti della maggioranza, giovedì mattina ha cercato al telefono da Arcore il leader della Lega, Umberto Bossi, per sincerarsi delle sue condizioni di salute dopo l’incidente domestico che ha causato la rottura del gomito del Senatur. Ma a rispondere, riferiscono le stesse fonti, e’ stato il figlio Renzo poiche’ il padre stava riposando. Il mancato colloquio telefonico sembra una metafora dell’attuale situazione interna alla maggioranza, con il capo del governo che tenta di convincere l’alleato a modificare la manovra, e il Senatur refrattario a qualsiasi intervento sulle pensioni o sulle province.

”La Lega non vuole cedere sulle pensioni”, spiega un consigliere che dice di aver parlato al telefono col premier. La stessa fonte nega che quella di oggi di Roberto Calderoli, fosse un’apertura: ”Macche’, ha solo detto che bisogna rivedere quelle di reversibilita’ e stanare i falsi invalidi, ma non ha minimamente aperto ne’ su quelle di anzianita’, ne’ sulle donne”. Insomma, la Lega appare arroccata sulle proprie posizioni. Come avrebbe ribadito lo stesso Calderoli ad Angelino Alfano, segretario del Pdl, nel corso dell’incontro in serata che, raccontano, non pare aver dato gli esiti sperati. Anche sul fronte dell’Iva non si registrano passi avanti. Giulio Tremonti continua a ritenere che l’aumento di un punto possa al limite essere inserito nella delega fiscale, non prima. Proprio il gettito derivante dall’imposta, infatti, serve al ministro dell’Economia per fare la piu’ ampia riforma del sistema fiscale. Al momento, quindi, i margini per i ritocchi chiesti ormai da piu’ parti nel Pdl restano stretti, a meno che il Cavaliere non tenti di forzare la mano. Ma e’ un rischio che potrebbe costargli caro.

Berlusconi, comunque, non pare intenzionato a demordere. O almeno cosi’ dice ai suoi interlocutori. ”Qualcosa faremo, tutto e’ ancora possibile”, ha ripetuto ai pochi che lo hanno raggiunto telefonicamente ad Arcore. Ma non si sa se il suo fosse un auspicio o una previsione.