Berlusconi condannato, M5s apre al Pd: “Se letta cade, governo in 5 punti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Agosto 2013 - 00:04 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi condannato, M5s apre al Pd: "Se letta cade, governo in 5 punti"

Berlusconi condannato, M5s apre al Pd: “Se letta cade, governo in 5 punti”

ROMA – Berlusconi condannato, che fare? A meno di 24 ore dalla sentenza della corte di Cassazione che ha confermato la condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale, la situazione è tesissima oltre che ingarbugliatissima. Ma forse una via di scampo esiste: da giovedì sera è spuntata fuori una mail che manda in confusione i parlamentari Cinque Stelle. L’ha firmata il capogruppo alla Camera Riccardo Nuti, e testualmente dice: “Che cosa dovrebbe fare il Pd? Chiudere con il governo, fare una legge elettorale con noi e andare a votare”.

Eccolo il piano C, in queste ore di paralisi politico-istituzionale, tra il Pdl che prova a blindare il proprio leader chiedendo la grazia a Napolitano. Berlusconi che arringa i suoi e lancia un ultimatum: “Riforma della giustizia o il voto”, avviando di fatto una campagna elettorale che ha tutta l’aria di consumarsi sulla pelle di Napolitano. E il Pd che a denti stretti resta fermo cercando di non cadere nella trappola del Cavaliere.

Spedita a due ore dalla sentenza che avrebbe poi condannato il Cavaliere, la missiva contempla tutti gli scenari possibili. E sembra auspichi un’apertura ai democratici per abolire l’odiato porcellum.

E se Napolitano non volesse sciogliere le Camere allora toccherebbe a noi, dopo questo fallimento. Un governo su cinque punti: legge elettorale, reddito di cittadinanza, misure PMI, abolizione finanziamento pubblico ai partiti, legge conflitto interessi. Le risorse vanno trovate nel taglio dei costi della politica, su F35, Tav ed Expo”.

A tutti gli effetti un programma di governo minimo da presentare al Pd e a Napolitano nel caso in cui la strana maggioranza dovesse collassare. Ma all’interno del Movimento le interpretazioni non sono tutte così limpide: C’è chi come Nicola Morra, sostiene che “no, la linea non cambia”. E chi come il moderato Tancredi Turco, dice sì: “Io l’ho presa per un avvicinamento al partito democratico. Cosa che vorrei sottoporre al giudizio dei nostri elettori, chiedendo risposte sul blog”.