Berlusconi: “Imu? Monti non sa fare i conti”. Attacco Pdl con Alfano e Schifani

Pubblicato il 24 Dicembre 2012 - 18:17 OLTRE 6 MESI FA
Alfano, Berlusconi, Schifani, con Napolitano e Fini (foto Lapresse)

ROMA – Prima Alfano, poi Schifani, infine Berlusconi: il Pdl va all’attacco frontale di Mario Monti. E lo fa con tre dei suoi big più big. Evidentemente il discorso del 23 dicembre di Monti è stato indigesto agli Stati Maggiori del partito. Ha cominciato Alfano su La Stampa: “Monti vuole smembrare Pdl e Pd”. Ha proseguito Schifani: “Attacco politico di Monti, è stato ingeneroso con Berlusconi”. E poi ha finito, in grande stile, Berlusconi: “Non possiamo fare a meno dell’Imu? Si vede che Monti non sa fare i conti”.

Berlusconi

Monti aveva detto che togliere l’Imu adesso significherebbe rimetterla raddoppiata l’anno prossimo. Berlusconi ha detto che quella di Mario Monti è ”un’affermazione destituita di qualsiasi fondamento, un’affermazione di chi è lontanissimo dalla contabilità vera dei conti dello Stato”.

Argomento Agenda Monti: ”Non ho letto l’agenda Monti, sono stato impegnato, me l’hanno raccontata i miei collaboratori” e mi hanno fatto capire che ”i nostri timori erano fondati: si va verso interventi sempre ispirati all’austerità economia con il mantenimento dell’Imu e l’arrivo di altre imposte. Non ci sono altri elementi innovativi, ma soltanto una distanza da ciò che è la realtà economica italiana rispetto alla visione che ne ha un professore abituato a dare lezioni da una cattedra”.

Argomento Spread: ”Rispetto agli ultimi cinque mesi del nostro governo, nei 12 mesi” del governo tecnico i tassi sono stati ”più alti”.

Meglio il Pd di Monti: ”Monti avrà un numero che sarà assolutamente inutile per il governo del Paese, i voti dati a lui saranno voti dati alla sinistra, tanto vale votare Pd. E’ un voto sprecato e dannoso per il Paese e per se stessi, perché non avranno nessuna possibilità”.

Schifani

Il presidente del Senato, Renato Schifani, aveva criticato l’intervento di Monti: “E’ strana la conferenza stampa di un premier che attacca l’ex premier. Gli ultimi presidenti del Consiglio che lo hanno fatto sono stati Prodi e Berlusconi, ma loro avevano vinto le elezioni. Non mi sembra che esista un precedente di governo tecnico, divenuto politico, che abbia gestito la campagna elettorale”. “Non c’è stato il rendiconto dell’attività del Governo – contesta il presidente del Senato -. Invece è stata una conferenza politica, dove è stato lanciato un manifesto e una candidatura. Potevano essere altre le occasioni, non quella che era una sede istituzionale”.

Alfano

Intervistato da La Stampa, ha detto Alfano: ”Sono stato io presente e testimone quando nel corso di una cena a Palazzo Chigi non troppo tempo fa, Berlusconi propose a Monti di essere lui il federatore dell’ intera area moderata alternativa alla sinistra”, e il premier ”certo non mi parve turbato, però ricordo che parlò di una scomposizione del bipolarismo, della necessità di smembrare il Pdl da una parte e il Pd dall’altra. Laddove ciascuno di noi, credo dal suo punto di vista lo stesso Bersani, cerca legittimamente di rafforzare la propria area”.

Poi l’accusa: ”Non è corretto trasferire sul piano personale le critiche a certe decisioni politiche”, ”lo sfogo di Monti mi è parso ingeneroso nei confronti di Berlusconi”. ”Sono stati tredici mesi di collaborazione e di rapporti personali cordiali. Per cui le parole del presidente del Consiglio sono state connotate a mio avviso da un eccessivo livore, soprattutto nei confronti di Berlusconi, che mai mi sarei aspettato. Anche sotto il profilo umano”.